Successe tutto nel giro di pochi secondi. Pochi secondi che trasformarono una giornata di festa in una tragedia nazionale. La moglie di Vincenzo, che era seduta accanto a lui e che con il marito stava mangiando un panino aspettando l'inizio della partita, lì per lì non capì cosa stesse accadendo. Ma quando Vincenzo si accasciò sanguinante si rese conto della gravità della situazione. Paparelli fu trasportato al Santo Spirito, ma morì in poco tempo.
Un avvenimento drammatico, sul quale però ancora oggi si riversa l'odio insensato delle peggiori tifoserie, quelle che con lo spitiro festoso del calcio non hanno nulla a che vedere. Ed ecco, a distanza di quasi quarant'anni, ancora veder comparire sui muri scritte come "10, 100, 1000 Paparelli", o sentire cori che di quella tragedia si prendono crudelmente gioco.
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