Italia, Ventura caccia Pellè. L'attaccante salterà la Macedonia

Italia, Ventura caccia Pellè. L'attaccante salterà la Macedonia
di Ugo Trani
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Sabato 8 Ottobre 2016, 08:30
Ventura caccia Pellè. E, come se fosse la prima conseguenza di questa decisione inedita per la nostra nazionale, si smarca definitivamente da Conte. Fuori il centravanti titolare, punito inesorabilmente per aver negato la stretta di mano al ct azzurro (le immagini sono inequivocabili), dopo la sostituzione nella gara contro la Spagna, e per averlo anche insultato in panchina (il labiale lo inchioda). L'attaccante, a fine pomeriggio, ha lasciato il ritiro (da Milano è volato in Cina), perché escluso dalla lista degli azzurri che oggi volerà a Skopje per affrontare domani la Macedonia. Adesso la terza tappa verso i mondiali diventa quella della svolta. «Se tornassi indietro non rifarei le stesse scelte» ha ammesso con sincerità Gian Piero nella pancia dello Stadium a fine partita. Nessun commissario tecnico è mai arrivato a tanto. Cioè bocciando in pubblico la formazione (e l'atteggiamento) di partenza. Ricomincerà dai suoi Immobile e Belotti che hanno dato la scossa, quando sono stati chiamati in campo, nella gara di Torino, improvvisamente riaperta grazie a loro.
PUNIZIONE ESEMPLARE
«Ho fatto nuovamente una cavolata» confessa Graziano e forse indirettamente fa riferimento al cucchiaio che gli andò di traverso, calciando il rigore contro a Neuer nel quarto dell'Europeo. «Come per ogni errore grave si subiscono sempre delle conseguenze. Ed è giustissimo che io mi prenda la responsabilità sull'accaduto. Mi sembra doveroso chiedere scusa di cuore a tutti». A Ventura, alla Federcalcio e ai compagni. Pellè, nella notte più triste, ha usato i social per rivolgersi a loro. Non è servito a niente. Il ct, già allo stadio, aveva avvertito il presidente Tavecchio, il dg Uva e il team manager Oriali di voler tagliare il centravanti per la partita contro la Macedonia. Si è confrontato pure con i senatori, a cominciare da capitan Buffon. E, in serata, ha ricevuto il via libera. Dai dirigenti e dai calciatori. A metà mattinata il duro comunicato della Figc per motivare l'espulsione: «Comportamento irrispettoso». E Oriali ha confermato che pentirsi non basta: «Questa è la nostra linea ed è chiara. E, pur prendendo atto che il ragazzo si è scusato con i compagni, con il tecnico e con la Federazione, riconoscendo l'errore, il suo è stato un comportamento inaccettabile, che ci ha costretto ad intervenire. I calciatori della Nazionale hanno il compito di rappresentare il Paese e devono essere da esempio per i nostri tesserati e per i tantissimi tifosi. Ci sono regole che i calciatori come lo staff, devono rispettare». Per la cronaca non fecero altrettanto Valcareggi con Chinaglia, Vicini con Carnevale e Sacchi con Baggio. Anche perché gli attaccanti, con il mondiale appena partito (in tutt'e tre i casi), non erano sostituibili. Pellè, dal canto suo, rischia di non vestire più l'azzurro (ieri ha parlato con i compagni, non con il ct). La Federcalcio, accettando la scelta di Ventura, ha voluto dar forza al nuovo corso. Il messaggio, benedetto pure dal consigliere federale Lotito, è stato inviato al gruppo. Che si deve adeguare, riconoscendo il ct come unico punto di riferimento. Chissà se la punizione sarebbe però stata la stessa se a essersi ribellato fosse stato un big. Con Pellè è stato facile. Tanto non avrebbe giocato contro la Macedonia.
ANCHE CHIELLINI KO
Perché l'Italia, domani a Skopje, sarà sempre più lontana da quella dell'Europeo. Dentro i giovani, per vincere e magari risalire nel gruppo G (la Nazionale, con gli stessi punti della Spagna, è terza: in testa l'Albania, avanti di 2 punti): dagli attaccanti Immobile e Belotti al play Verratti. Che potrebbe anche giocare da intermedio, con De Rossi confermato regista. «Sono uno l'alternativa dell'altro» ha ricordato Ventura, lunedì a Coverciano. Potrebbe ripensarci, anche perché Parolo l'ha deluso. I cambi in partenza saranno 5: Candreva per Florenzi, Verratti per Parolo, Bonaventura per Montolivo, Immobile per Pellè e Belotti per Eder. Confermato Romagnoli: Chiellini, scontata la squalifica, si è arreso per un problema al polpaccio.