Poggio Fidoni, la vittoria più importante. La Valle del Tevere invece rallenta

Simone Mancini, un gol importante per lui ieri, quello dedicato allo zio Luciano Cortesi
di Silvio Ippoliti
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Lunedì 8 Febbraio 2016, 15:53
Si è conclusa con una vittoria, due pareggi ed una sconfitta la terza giornata del girone di ritorno del campionato di Promozione per le squadre reatine.

Rallenta la Valle del Tevere che impatta sull’1-1 sul campo del Casal Barriera. Un pareggio che non rende giustizia agli uomini di Scaricamazza che chiudono l’incontro in doppia inferiorità numerica tenendo però testa agli avversari soprattutto nella fase conclusiva della gara. I biancoblù, approfittando del rinvio della gara tra Palombara e Lepanto, accorciano di un punto sulla capolista. Commenta la gara il difensore centrale Leonardo Mencio: ”Ho visto molto bene la squadra. Siamo rimasti in 10 ma sembravano loro in inferiorità, le occasioni migliori le abbiamo avute noi, una su tutte la traversa di Danieli più un altro paio di occasioni nel primo tempo. In 10 abbiamo fatto la partita noi e questi sono segnali di una squadra con carattere, addirittura finendo la partita in 9”.

Vittoria in rimonta per il Poggio Fidoni su La Rustica al Chiani. Un 2-1 che i gialloverdi dedicano a Luciano Cortesi, lo storico giocatore 51enne, scomparso in settimana, uno dei punti di riferimento del calcio reatino che a Poggio Fidoni era di casa: Simone Mancini e Marco De Giorgi, autori delle due reti, hanno dedicato i gol a Cortesi, zio dello stesso Mancini. ”Una partita un po' particolare visto quello che e successo in settimana – dice il capitano della Spes Simone Mancini - volevamo vincere a tutti i costi soprattutto per zio e ci siamo riusciti: sicuramente questa vittoria la dedico a lui perché è lui che ha insegnato a me e Daniele (Perotti) a dare i primi calci al pallone, quindi che dire, la vittoria è tutta sua e per me ringraziarlo con un gol è stato il massimo. Daniele mi sembrava lui in campo, è stato un grande”.

Il Cantalice non va oltre lo 0-0 contro il Real Monterotondo Scalo. I biancorossi recriminano per una direzione di gara non all’altezza e per il rosso diretto assegnato a Salvi quasi in chiusura di primo tempo per una presunta gomitata che ha costretto gli uomini di Pezzotti a giocare 10 contro 11 tutta la seconda frazione. “È stata una partita equilibrata, non siamo partiti benissimo, ci hanno messo in difficoltà perché ci pressavano alti - afferma il difensore Stefano Panitti - Piano piano siamo entrati più in partita ed abbiamo fatto meglio fino a quando l'arbitro si é inventato l’espulsione di Salvi, a dir poco inesistente. Però quella che ho vista oggi é una squadra migliorata tantissimo sotto l'aspetto mentale, abbiamo fatto passi da gigante sotto questo aspetto, due mesi fa le perdevamo queste partite. Non è facile giocare 55 minuti in 10 contro una squadra organizzata e quotata come il Monterotondo. Per me é stata quasi come una vittoria, un punto d'oro. Avevamo assenze importanti, comunque chi ha giocato ha fatto bene, anzi benissimo. Adesso pensiamo a prepararci bene per domenica contro il Torrenova, sarà un'altra battaglia da vincere per continuare tutto quello di buono stiamo facendo. Adesso il Cantalice sarà una delle squadre da battere”.

Il ko più pesante, nel momento forse più importante della stagione. Il Passo Corese continua ad allungare la striscia negativa sul campo di casa, e lo fa in quella partita che non si doveva perdere. E che invece si è persa, ancora, nel giorno in cui il Guidonia batte l’Olevano e il Palombara viene fermato dal vento contro il Lepanto. E’ amareggiato l’attaccante della Coresina, Andrea Loreti: ”La partita c'è la siamo rovinata da soli: un rigore regalato da noi e tutto il secondo tempo in 10 era difficile recuperare la gara. C’è veramente poco da dire”.
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