«A parte la piccola disavventura del guasto del pullman siamo arrivati a 20’ dall’inizio del match – afferma Giannini - Non è una scusa ma è un dato di fatto e dobbiamo tenerne conto. Abbiamo dimostrato di non essere ancora pronti e nei primi 20’ abbiamo regalato occasioni agli avversari e tutto è diventato più difficile. Chiara che c’è l’idea di migliorare l’organico, ma paghi l’inesperienza e questo timore reverenziale, unito ad una condizione ancora poco lucida, fa diventare tutto più difficile. Quando si vanno in questi campi devi avere personalità per fare risultato oltre a doti tecniche, però adesso vediamo anche i nuovi che si aggregheranno in settimana. Peccato, perché c’era la voglia e l’intenzione di fare buone cose, ma eravamo frenati a livello psicologico».
Dopo l’ultima giornata di Coppa Italia di domenica 20 contro la Fermana, gli occhi saranno puntati sul debutto in campionato a Catania. «Una trasferta subito tostissima, però sappiamo di incontrare un squadra che deve vincere il campionato. Servirà da stimolo anche ai più giovani che questa Lega Pro sarà lunga e irta di insidie».
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