Mario era triste, ma io avrei dovuto essere crudele piuttosto che comprensivo. Mario voleva essere amato, ma il calcio deve essere la sua priorità: prima della sua fidanzata o anche della moglie. Per essere un atleta di valore mondiale, devi fare sacrifici e solo dopo 11 o 12 anni puoi riorganizzare le tue priorità». L'esempio del campione perfetto, Raiola lo sceglie fra i suoi ex assistiti e ricorda: «Pavel Nedved era determinato ad avere successo ed era devoto alla sua famiglia. Mario non aveva quella determinazione e quando hai una certa reputazione, non puoi avere credibilità, tutto diventa più difficile».
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