​Report Calcio 2017, l'analisi della stagione 2015/2016

Report Calcio 2017, l'analisi della stagione 2015/2016
di Valerio Cassetta
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Martedì 30 Maggio 2017, 13:04 - Ultimo aggiornamento: 14:55
Roma. Un’analisi sullo stato di salute del calcio italiano. Presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stata presentata in mattinata la settima edizione di “Report Calcio”. La Figc in collaborazione con Arel (Agenzia di Ricerche e Legislazione) e PwC (PricewaterhouseCoopers) ha realizzato un documento di studio sui dati della stagione 2015/16. In otto capitoli sono stati affrontati tutti i temi legati alla sostenibilità, allo sviluppo e alla promozione del calcio in Italia, senza dimenticare gli approfondimenti sulle principali realtà internazionali. Alla presentazione sono intervenuti il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, Enrico Letta per Arel, Emanuele Grasso per Pwc e Andrea Traverso per la Uefa, responsabile delle Licenze e del Financial Fair Play.

Numeri e primati. “Report Calcio 2017” mette in evidenza come la Figc continui a rappresentare per distacco la federazione sportiva italiana di maggiori dimensioni. I numeri parlano chiaro: oltre 1 milione e 350 mila tesserati, divisi tra calciatori (la maggior parte), tecnici e arbitri, e quasi 600 mila partite giocate in un anno. Non solo, il calcio professionistico italiano rappresenta un settore di grande rilevanza anche in termini economici con un recente miglioramento del livello di sostenibilità, dovuto anche all’introduzione dei nuovi parametri di controllo economico-finanziari all’interno delle Licenze Nazionali. Risultati importanti, testimoniati anche dalle scelte dei telespettatori: nella prime 50 posizioni della classifica dei programmi più visti di sempre in Tv in Italia figurano 49 partite di calcio, di cui 45 della Nazionale. Un altro aspetto peculiare, poi, riguarda il ruolo giocato dal calcio sotto profilo della contribuzione fiscale e previdenziale. Nel 2014 il calcio professionistico italiano ha prodotto una contribuzione pari a 944,6 milioni di euro, che diventano 1.073,3 milioni, considerando anche il gettito erariale derivante dalle scommesse sul calcio.
 
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