Verso Rio 2014/La Grecia
La nave pirata è entrata nella top ten

Verso Rio 2014/La Grecia La nave pirata è entrata nella top ten
di Benedetto Saccà
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Martedì 22 Aprile 2014, 16:45 - Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 16:42
Lontani i tempi che raccontavano la Grecia tranquilla nel G8 del calcio. Gi, nell’aprile del 2008, gli ellenici erano per l’appunto l’ottava meraviglia del pallone mondiale, almeno fidandosi dei computer del presidente della Fifa, Blatter. Oggi, viceversa, la Nave pirata, ecco il soprannome dei ragazzi di Atene, solca i mari mostrando il numero 10 sulle vele. Soltanto nove nazionali, insomma, sembrano esserle superiori: e l’Italia è proprio la nona, mentre selezioni del calibro dell’Inghilterra, della Francia e dell’Olanda sono costrette all’inseguimento o, meglio, all’arrembaggio. I numeri, però, hanno sempre bisogno di un’interpretazione, di una lente attraverso la quale leggerli. Del resto la Grecia è una squadra solida, certo, ma difficilmente saprebbe battere, ad esempio, gli inglesi o i francesi sul campo. E figurarsi l’Olanda, oggi addirittura 15esima. Se non altro, fra due mesi i supporter ateniesi cercheranno un impossibile refolo di vento capace di spazzar via i drammatici problemi del Paese. Crisi nera, povertà dilagante, futuro incerto. La nazionale del portoghese Fernando Santos dovrà indovinare una formuletta magica per regalare un filo di ottimismo ai tifosi, anche se, per la verità, l’approdo agli ottavi appare improbabile davvero.



MALE IN SUDAFRICA

Gli ellenici, fra l’altro, proprio non convinsero in Sud Africa, visto che raccolsero soltanto un successo contro la Nigeria, il primo della loro storia mondiale, e due sconfitte al cospetto dell’Argentina e della Corea del Sud. Il ct Fernando Santos, si diceva, non dispone però di un bacino colmo di qualità: anzi, generalmente convoca tanti elementi del campionato locale e perfino piuttosto attempati come il portiere Tzorvas, Katsouranis, Vyntra, Salpingidis o il capitano Karagounis, classe ‘77, laureatosi campione d’Europa nel 2004. Il ricambio generazionale quindi non è neppure lontanamente cominciato: forse anche per via di una diffusa mancanza di talenti. Manolas, Fortounis e Ninis, d’altronde, sono gli unici selezionabili nati dopo il 1990. Quanto alla serie A, Torosidis della Roma e Christodoulopoulos e Kone del Bologna hanno ormai la convocazione pressoché garantita: Tachtsidis del Torino e Fetfatzidis del Genoa tenteranno invece di acciuffarla fino all’ultimo palpito. Non sarà semplice, dunque, volare oltre la fase a gironi, specie valutando la bravura degli avversari. E, a meno di sorprese, Santos saluterà alla fine di luglio.
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