La Roma frena la sua corsa: con l'Atalanta è solo 1-1

La Roma frena la sua corsa: con l'Atalanta è solo 1-1
di Ugo Trani
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Sabato 15 Aprile 2017, 12:27 - Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 11:01

La Roma, stanchissima in questa volata, gioca solo la ripresa e, pareggiando 1 a 1 contro l'Atalanta all'Olimpico, rallenta nell'inseguimento alla Juve capolista. Adesso i campioni d'Italia sono a più 8 e, mancando solo 6 giornate al traguardo, si avvicinano al 6° scudetto di fila. Il vero rivale dei giallorossi, da qui alla fine del torneo, è di nuovo  il Napoli che, dopo il successo al San Paolo contro l'Udinese, torna in corsa per il 2° posto: ora è a meno 2. Così il 1° pari dopo 5 mesi e mezzo (e il 1° casalingo in campionato), l'ultimo a Empoli (0-0) il 30 ottobre, complica il finale di stagione.   

BLACK OUT INZIALE
La partenza della Roma è stata lenta e scontata. Le chance migliori, nella prima parte, sono state create dall'Atalanta che a metà tempo è passata in vantaggio con Kurtic. Ruediger rimane sul posto quando Conti accelera a sinistra per il cross decisivo e Mario Rui è in ritardo nella chiusura a centro area. Il 4-2-3-1 di Spalletti si allunga e diventa vulnerabile. Gasperini, inizialmente in difficoltà per le assenze di Berisha, Spinazzola, Mounier e Gomez, non approfitta della situazione, anche se ha comunque la possibilità di manovrare senza subire il pressing e di conseguenza non corre pericoli.

ASSALTO INUTILE
Spalletti, con Peres al posto di Manolas, sveglia la Roma che nella ripresa alza il ritmo e trova subito il pari di Dzeko che, su sponda di testa del partner preferito Salah, realizza il 25° gol in campionato e il 35° stagionale. De Rossi, prima di uscire e di lasciare il posto a El Shaarawy, colpisce il palo e Nainggolan la traversa: sono 18 i legni presi, come nessuna formazione di A in queste 32 giornate. L'Atalanta, insomma, si salva nel suo momento peggiore. Gasperini, per tenersi stretto il 5° posto in classifica, fa entrare D'Alessandro, Cabezas e Paloschi e passa dal 3-5-1-1 al 4-2-3-1, mettendosi dunque a specchio, con Kessie, futuro romanista, alzato da trequartista e sempre al centro del gioco. La difesa, con l'ex Toloi avanzato di qualche metro a fare il mediano, tiene. Anche quando negli ultimi 4 minuti entra Totti che, con 615 presenze in A, raggiunge Zanetti al 3° posto nella classifica all time. Ma di sicuro il capitano non festeggia il nuovo primato. E con lui il pubblico dei 35 mila che lascia l'Olimpico in silenzio.  

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