Roma, Di Francesco: «Partita complicata con il Torino. Schick sarà convocato, Moreno è pronto»

Roma, Di Francesco: «Partita complicata con il Torino. Schick sarà convocato, Moreno è pronto»
di Gianluca Lengua
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Sabato 21 Ottobre 2017, 13:30 - Ultimo aggiornamento: 16:24

La Roma contro il Torino proverà a confermare quanto di buono fatto a Londra con il Chelsea. Eusebio Di Francesco nella conferenza alla vigilia parla di atteggiamento e coraggio: «Se non osi e ti chiudi può andarti bene una volta. A me piace recuperare palla alto, dobbiamo migliorare alcuni meccanismi». Il tecnico convocherà Schick e potrebbe schierare Moreno titolare. Ecco le parole dell’allenatore.
 
Il coraggio. «Per fare una partita come l’abbiamo fatta contro il Chelsea e per andare a prendere una squadra come il Chelsea, se non osi e non hai coraggio ti chiudi, ti può andare bene una volta. A me piace recuperare palla alto, dobbiamo migliorare alcuni meccanismi. Dobbiamo essere attenti, palleggiando tanto si rischia di perderla. Sbagliando meno si rischia meno».
 
Il Torino. «Sarà una partita difficilissima, veniamo da un match fatto bene nel quale abbiamo perso due punti. Troveremo una squadra vogliosa di farci male, l’anno scorso abbiamo perso. Il Torino in classifica non è distante da noi. Sarà un campo difficile».
 
Ottenere di più. «Abbiamo vinto a Bergamo producendo poco. È vero che bisogna vincere le partite sporche, che danno morale e forza, anche se in questo ambiente non piace tanto.Domani servirà un certo tipo di atteggiamento e attenzione, i ragazzi mi hanno ascoltato dopo il Napoli e mi è piaciuto. Non dobbiamo essere presuntuosi e lavorare di squadra».
 
Schick. «Oggi farà l’ultimo allenamento, non è nella condizione top, ma è probabile che lo porti con la squadra».
 
De Rossi e Gonalons. «Le caratteristiche sono diverse, De Rossi è più pronto per partite come quella di domani. Loro per me sono due titolari che si alterneranno in base alla partita. Con il Chelsea ho ritenuto di mettere Gonalons, che ho visto benissimo dopo Qarabag e ha dato una risposta importante. Il pareggio dell’Atletico ha dato forza a quella nostra vittoria».
 
Moreno. «È uno di quelli che adesso può partire titolare. Sta lavorando bene, sta capendo la mia idea di calcio. Viene da un calcio diverso e sta migliorando molto. Non escludo che possa partire titolare».
 
La mentalità. «Devo convincere più l’ambiente che domani sarà difficile rispetto ai calciatori. La partita col Torino sarà più difficile di quella di Londra dal punto di vista mentale. All’inizio potremo essere sporchi visto i viaggi, ma dobbiamo restare in partita».
 
Sottovalutato il Napoli. «Non posso credere che abbiamo sottovalutato il Napoli, né potete crederlo voi. È stato sbagliato l’approccio, nel primo tempo ha palleggiato meglio di noi, ma nel secondo tempo siamo stati più aggressivi e giocato meglio di loro. Questo ha dato forza alla partita successiva, il secondo tempo con il Napoli e la partita con il Chelsea devono essere un punto di partenza». 
 
Dzeko-Batistuta. «Sono due giocatori differenti, Bati viveva dentro l’area di rigore e da 30 metri ti rompeva la porta, di testa era fortissimo. Edin ha uniti le due doti e le porta avanti con continuità, la prima cosa che mi è piaciuta a Londra è la sua predisposizione ad aggredire, le qualità che ha non le trovi in nessuno. Se devo paragonarlo ma lo vorrei potrei paragonarlo a van Basten con le dovute proporzioni. Può diventare un vincente come lui».
 
I cori razzisti. «Sono due giocatori differenti, Batistuta era più un attaccante d’area, con il tiro ti spaccava la porta. Dzeko gioca di più con la squadra ed è bravo a far segnare anche gli altri. Bati era più bravo a farli i gol. Dzeko sta unendo le due cose con continuità, la cosa che mi è piaciuta a Londra è la predisposizione a giocare con la squadra aggredendo tutta la gara. Le sue qualità sono da giocatore davvero importante. Per come si muove Dzeko, con le dovute proporzioni, somiglia a van Basten. Spero possa vincere come lui».
 
Lottare per lo scudetto. «È stata una serata splendida dal punto di vista del tifo. Squadra e tifosi si sono trascinati a vicenda, i tifosi ci apprezzano e ci riconoscono sempre l’impegno e lo sforzo anche quando perdiamo. I buu non li ho assolutamente sentiti, è stato un fulmine a ciel sereno. Ero concentrato sulla gara, ma sono uno che queste cose le nota e mi danno fastidio».
 

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