Roma, Di Francesco: «Sarà un Chelsea feroce, ma voglio un approccio diverso dal Napoli»

Roma, Di Francesco: «Sarà un Chelsea feroce, ma voglio un approccio diverso dal Napoli»
di Gianluca Lengua
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Martedì 17 Ottobre 2017, 20:37 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 00:51

Allo Stanford Bridge Eusebio Di Francesco affronta Antonio Conte in una partita determinante per il futuro in Champions League di Roma e Chelsea. Il tecnico della Roma si aspetta un atteggiamento opposto rispetto a quello visto col Napoli: «Sicuramente voglio un approccio differente rispetto alla gara contro il Napoli, i ragazzi lo sanno benissimo. Dall’altra parte anche il Chelsea avrà un approccio feroce». Ecco le parole in conferenza stampa del tecnico.
 
La partita. «Sicuramente voglio un approccio differente rispetto alla gara contro il Napoli, i ragazzi lo sanno benissimo. Dall’altra parte anche il Chelsea avrà un approccio feroce avendo perso in campionato contro l’ultima in classifica. In campo scendono due squadre, è ovvio che io guardo la mia e sicuramente cercheremo di approcciare meglio a questa gara».
 
La panchina. «Più che di reparti, parliamo di un approccio nel primo tempo contro il Napoli in cui non abbiamo fatto bene. La squadra ha reagito alla grande, nel complesso generale credo che non ci sia un grandissimo divario. Questo ci deve dare forza, in virtù anche degli ennesimi pali che abbiamo colpito. Abbiamo la possibilità di cambiare qualcosa contro il Chelsea, ma sono decisioni che prenderò domani».
 
I preparatori atletici Norman e Ed Lippie. «Sono venuto a Roma per collaborare e crescere tutti insieme, ma il primo responsabile di ogni cosa sono io e devo prendermi le responsabilità. Capita di avere infortuni, credo ci siano anche qui al Chelsea e non mi sembra che Conte abbia cambiato metodologia di allenamenti rispetto all’anno scorso. Tante situazioni, anche casuali, hanno portato a tanti infortuni. Quando si gioca a certi livelli, è normale che possa accadere. È prematuro parlare al futuro, perché ora voglio parlare del Chelsea e non di altro».
 
Pareggio determinante. «La cosa più importante è preparare la partita per i tre punti. È sbagliato pensare di accontentarsi di un punto, alla mia squadra devo chiedere sempre il meglio. Dobbiamo pensare di vincere la partita, sapendo che davanti abbiamo una squadra fortissima, abituata a determinate gare. Ma per dover crescere vanno affrontate al modo giusto. Io non penso all’Atletico ma al Chelsea, è una tappa importante per rispondere alla sconfitta contro il Napoli. I miei giocatori vogliono fare il meglio per recuperare quello che abbiamo lasciato per strada».
 
Gonalons. «A Baku per i primi trenta minuti ha fatto un ottimo lavoro, cercando quello che gli avevo chiesto. Poi è entrato nel pallone, e non deve accadere. È un ragazzo splendido che si allena in maniera eccellente. In queste settimane mi ha dimostrato di essere competitivo e che ha superato le difficoltà di Baku. Può essere della partita».
 
Esperienza o corsa. «Ogni calciatore ha tre qualità fondamentali: psicologica, tecnica e fisica. Vanno abbinate, se riusciamo a ottenerlo sarebbe il massimo. Prima di tutto iniziamo a correre, cercando di tenere alto il ritmo perché soprattutto in Champions ci sono squadre che – anche come il Qarabag – non mollano mai. Dobbiamo pareggiarle in questa qualità per poi avere maggiore testa».
 
 

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