RUEDIGER E IL RAZZISMO
Impegnato con la Germania, Antonio Ruediger ha risposto in un’intervista ad una domanda sui cori razzisti cantati in occasione de derby dai tifosi della Lazio: «È un peccato che succedano ancora queste cose nel 2017. Non ho reagito quando li ho sentiti durante il derby perché altrimenti sarei stato stupido. Queste cose non sono mai successe in Germania, neanche nei derby. Anche perché Berlino è una città multiculturale, da bambino non ho mai dovuto affrontare episodi del genere: tedeschi, asiatici, arabi, eravamo tutti insieme e ci siamo sempre rispettati», le sue parole a sportbuzzer.de. Sulla futuro nella Roma preferisce non sbilanciarsi: «Sono cresciuto in Germania e sarebbe bello un giorno tornare, ma a Roma mi trovo bene solo che a volte vorrei un po’ più di privacy. I tifosi italiani sono più passionali di quelli tedeschi. Quando cammino per le strade di Berlino mi riconosco e mi chiedono una foto. A Roma è diverso e poi un giorno sei amato se vinci e il giorno non lo sei più se perdi. Totti? Ormai è diventato normale sedermi a tavola insieme con lui e ci posso anche parlare in italiano. Ma a volte ci penso e mi dico: “Guarda davanti a chi sei, al più forte giocatore al mondo”».
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