Roma, Dzeko: «Ecco il vero Edin, adesso mi sento a casa. Segnare è la mia vita»

Roma, Dzeko: «Ecco il vero Edin, adesso mi sento a casa. Segnare è la mia vita»
di Gianluca Lengua
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Lunedì 24 Ottobre 2016, 10:17
È l’uomo del momento. Capocannoniere della Serie A con otto gol in nove presenze Edin Dzeko ha dato una svolta al campionato della Roma, prendendola per mano e guidandola verso la vetta della classifica: «E’ incredibile che l’anno scorso abbia segnato otto gol in 31 partite e adesso sono allo stesso numero in nove, voglio continuare così. Il vero Dzeko è questo. L’allenatore vuole che la squadra giochi le palle dalla difesa per me, questo è il calcio italiano, devo fare così perché nel primo anno non l’ho fatto» ha detto a Roma Radio.

IL SOGNO
Edin sta vivendo un sogno dopo l’incubo del prima primo anno, non è la prima volta che l’attaccante bosniaco si sbocca dopo una stagione. È successo in Germania prima col Wolfsburg (primo anno 28 presenze 8 otto gol, secondo anno 32 presenze 26 gol), in Inghilterra col Manchester City (primo anno 15 presenze 2 gol, secondo anno 30 presenze 14 gol) e adesso in Italia con la Roma: «Mi sento a casa, adesso va tutto bene, ma vediamo quando non segno (ride, ndc). Fare gol è la mia vita, abbiamo giocato contro l’inter, una squadra forte come noi, e abbiamo vinto. Poi in trasferta a Napoli e qualche persona ci aveva già dato per sconfitti, invece abbiamo giocato una delle partite più belle da quando sono a Roma. Non tutti riescono a vincere 3 a 1 a Napoli». Un nuovo feeling anche con i compagni di squadra che hanno trovato la chiave per sbloccarlo: «Salah è tranquillo, fa gol e assist. È un ragazzo incredibile e un giocatore molto forte. Manolas parla tanto fuori dal campo, ma deve parlare di più dentro. De Rossi si fa sentire tanto». A due punti dal primo posto Dzeko prova a restare con i piedi per terra: «Siamo forti e dobbiamo giocare sempre come contro il Napoli: se vinci al San Paolo sei una squadra forte, ma se poi perdi contro una squadra che non è forte come te non serve a niente».