Roma, Fazio leader della difesa e quel gol che vale due boati

Foto Eidon
di Benedetto Saccà
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Sabato 16 Dicembre 2017, 23:28 - Ultimo aggiornamento: 17 Dicembre, 09:54
Un gol lungo due, tre, mille minuti. L'arbitro Damato mica si decideva. Dovevate esserci. In palese sbandamento i tifosi, 33 mila cuori a fare ginnastica forsennata, sull'orlo della tachicardia Eusebio Di Francesco. Spaesamento perfino in tribuna stampa. E Fazio. Lì, in bilico sul cornicione dei sentimenti, in un rettangolo ritagliato via dalla realtà. Non sapeva se esultare, piangere, ridere. O come evitare quel martirio. "Vi prego, fatemi sapere...". 

Poi, d'un tratto, il destino si è sciolto. Gol. E, incredibile a pensarci freddamente, i tifosi impazziti a esultare per una seconda volta. Non bastava la prima, esplosa quando il pallone aveva superato la linea bianca. Dev'essere la bellezza (o l'orrore) della Var: un gol, ora, può valere due boati. La Roma, così, ha battuto  il Cagliari all'estremo sussulto. A risolvere la sfida dello stadio Olimpico è stato Fazio, l'eroe della notte. Non segnava dal 9 aprile scorso: addirittura dalla sfida di Bologna della passata stagione. 

Oggi, va detto, se i giallorossi possono andar fieri della migliore difesa d'Italia, molto devono al talento e alla concentrazione dell'argentino. È lui, del resto, la guida del reparto. A pensarci, anche il vicino Manolas spesso ne trae beneficio, almeno sotto il profilo psicologico. Anche questa sera Federico ha offerto una prestazione imbevuta di attenzione e di precisione, di stabilità e di solidità. Poi, ecco, è piovuto quel gol. Di petto, di mano, chi lo sa. Di certo, un gol di volontà. Tanto desiderato, in effetti, in fondo, da valere due esultanze.
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