Roma, Florenzi: la maledizione del terzino/crociato

Roma, Florenzi: la maledizione del terzino/crociato
di Alessandro Angeloni
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 26 Ottobre 2016, 23:27 - Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 00:41
Come vogliamo chiamarla? Maledizione del crociato? Sfiga sul terzino? O semplice maledetta casualità? Forse un po' di tutto. Perché ce ne vuole di sfortuna se arrivi a nemmeno metà campionato e già conti due rotture dei crociati rispettivamente di Ruediger e Mario Rui. Uno, il tedesco, prima dell'Europeo e solo ora è tornato in campo saltando le prime nove di campionato, più tutte quelle di Europa e Champions League. L'altro, il portoghese, si è fatto male nella toruneè negli States e lo rivedremo a gennaio, pimpante come prima, quando di partite ne avrà saltate una ventina. E poi? Ecco, qui non voglimao portate jella noi, ma l'espressione di Florenzi dopo la caduta rovinosa sul sul ginocchio ci fa pensare davvero male. Molto male. Alessandro farà tutti i controlli del caso e tutti sperano sia un semplice trauma distorsivo (questo per ora riferisce la Roma), ma quelle lacrime e soprattutto le parole rivolte a Spalletti uscendo in barella («mister, mi sono rotto il crociato») fanno pensare che anche per lui si tratti di un problema serio al  crociato. E in questo caso sarebbe il terzo in meno di quattro mesi. Sempre ai difensori esterni, compreso Ruediger, che sa e può giocare a destra. Ruediger, Mario Rui e (forse, ribadiamo) Florenzi. E se non vogliamo proprio farci mancare niente, mettiamoci pure Nura, terzino anche lui, in fase di riabilitazione dopo la rottura del crociato. Sfiga, casualità, chiamiamola come ci pare ma la Roma adesso è più scoperta di prima là dietro. 
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA