Roma, fumo di Londra: il mercato è bloccato

Roma, fumo di Londra: il mercato è bloccato
di Stefano Carina
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Sabato 13 Gennaio 2018, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 21:28
Il pressing londinese di Monchi rischia di essere eluso. Pallotta non cambia linea. «Uno esce, uno entra» rimane la filosofia del presidente che non appare intenzionato in questa sessione di mercato a intervenire nuovamente sulla squadra. La frenata in campionato e l’eliminazione in Coppa Italia sono considerate dall’imprenditore statunitense fastidiosi incidenti di percorso. Tradotto: nella sua ottica, la rosa attuale è sufficiente per competere con Napoli e Juventus. Figuriamoci per strappare un posto nella prossima Champions. 

Paradossalmente nulla di nuovo, considerando le parole di Monchi (rientrato ieri insieme a Baldissoni dalla City) nel post-gara con l’Atalanta: «Per fare mercato c’è bisogno di soldi e conoscete lo status finanziario del club». Si riparte dunque dal via, in un gioco dell’oca che a 12 mesi di distanza vede cambiare soltanto gli interpreti. Una volta c’era Sabatini, sostituito ora dal ds spagnolo. Prima era il turno di Spalletti e adesso tocca a Di Francesco. Un anno fa, la Roma rincorse invano un esterno offensivo (Feghouli, Deulofeu, Defrel, Jesé e Musonda) per poi accontentarsi del prestito di Grenier, quasi mai utilizzato da Lucio. Stavolta ci si augura che il finale possa essere diverso. Dipenderà soprattutto dall’abilità di Monchi, chiamato a riscattarsi dopo un mercato estivo caratterizzato, almeno sinora, più da ombre che da luci. 

La priorità per Eusebio è sempre l’esterno offensivo mancino da piazzare a destra. Considerando però che in rosa ci sono già Under, Defrel, Schick, Dzeko, El Shaarawy e Perotti (i primi tre arrivati in estate), l’attacco è a dir poco completo. Ci vorrebbe un’occasione, da prendere al volo grazie ad un prestito oppure con uno scambio di giocatori. Da qualche giorno alcuni intermediari stanno offrendo in Italia Vazquez, ex Palermo, che non rientra nei piani di Montella. Sebbene sia mancino, l’argentino è però più un trequartista da 4-2-3-1 che un esterno da 4-3-3. Profilo, dunque, apparentemente da accantonare. E’ tornato a circolare anche il nome di Zyech: pista tuttavia improponibile se non venisse ceduto almeno un big. Ipotesi non esclusa a Trigoria ma che al momento non trova né conferme tantomeno riscontri nelle richieste di altri club. A tal proposito, nonostante i primi sondaggi del Liverpool e del Psg su Alisson per giugno, non viene considerata una priorità, almeno adesso, ridiscutere il rinnovo del brasiliano. Tornando alle mosse in entrata, la via più semplice rimane quella individuata ormai da qualche giorno. Prendere un terzino destro che permetta a Florenzi di essere impiegato nel tridente offensivo: Darmian è la prima scelta, Juanfran l’alternativa. Più defilati Bereszynski e Manea. Arrivo comunque legato alla cessione di Peres. Il brasiliano, corteggiato dal Benfica (un emissario da ieri è a Lisbona) e dal Galatasaray, prima di dare l’ok al trasferimento vuole capire se c’è la possibilità di accasarsi in Premier (Brighton e Watford). Skorupsky ha diverse offerte (tra cui il Crystal Palace). Come vice Alisson, piace Mirante. 
 
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