Roma, il problema non sono gli assenti ma i presenti

Roma, il problema non sono gli assenti ma i presenti
di Mimmo Ferretti
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Domenica 7 Gennaio 2018, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 13:56
Ma qualcuno è davvero convinto che la Roma abbia perso contro l’Atalanta perché in campo non c’era Nainggolan? No, la Roma è stata sconfitta semplicemente perché in campo non c’era la Roma. Non una questione di singoli, insomma: è mancata la squadra, tutta la squadra. Una prestazione così negativa era impensabile, anche se i segnali provenienti dalle partite precedenti erano stati chiari, inequivocabili. Un gruppo in enorme difficoltà sul piano del gioco e, apparentemente, sfiduciato e con le gomme sgonfie. Una squadra molle, impacciata, macchinosa, senza personalità e incapace più volte di mettere in fila due passaggi. Incredibile, ma tutto vero. La Roma brillantissima fino al derby vinto contro la Lazio si è poi irrimediabilmente sciolta, portandosi dietro tante paure e mille problemi. Un salto in basso da record. Un’involuzione da film horror. Che fine ha fatto la squadra che aveva incantato l’Europa, con il primato nel girone di Champions occupato da Chelsea e Atletico Madrid? Dove è andata a finire la Roma che non beccava quasi mai gol e segnava con il ripetitore? Sparita. E tutto questo può essere ricondotto soltanto all’assenza punitiva di Nainggolan? No, ma, se ci pensate, sarebbe stato addirittura molto meno amaro dire sì. Il problema, ecco il punto, non è la mancanza di uno come Radja, ma la presenza di (tanti) altri giocatori in campo con la maglia giallo e rossa. Gente che, ormai è chiaro, non ti porta lontano.

L’INUTILE RICHIAMO
Con l’Atalanta in dieci, la squadra di Eusebio Di Francesco non ha saputo far altro che segnare un misero gol, che ha illuso tutti e non ha portato nulla. La Roma è riuscita nell’impresa complicatissima di perdere la partita in casa contro una squadra che ha giocato un tempo con un uomo in meno. Ce ne vuole. Ma la Roma attuale è un mix di alcune cose brutte e di altre orrende. Una squadra che ha smarrito la via del gioco (sì, ce l’aveva) e che manca di brillantezza sul piano atletico. Un gruppo spaesato, quasi in balia di se stesso. La sconfitta contro l’Atalanta è semplicemente l’indegna conclusione (forse...) di un periodo scellerato, durante il quale tutti, allenatore e giocatori, sembrano aver smarrito la via della logica. E la faccenda si fa ancor più delicata perché non si riesce a trovare una spiegazione seria alle bruttezze viste nelle ultime partite. In settimana la società, nella persona del ds Monchi, aveva richiamato pesantemente tutti alle proprie responsabilità, ma non è servito a nulla. E questo è peggio di una sconfitta all’Olimpico contro un avversario in dieci. O no? 
 
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