Roma, l'attacco si addormenta e l'Olimpico fischia la Var

Roma, l'attacco si addormenta e l'Olimpico fischia la Var
di Benedetto Saccà
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Sabato 30 Dicembre 2017, 17:14 - Ultimo aggiornamento: 22:11
Triste è stata la chiusura dell'anno giallorosso. Davanti a 37 mila tifosi infreddoliti e piuttosto innervositi, la Roma ha solo pareggiato in casa con il Sassuolo e a galleggiare nell'aria dell'Olimpico, al triplice fischio di Orsato, era soltanto una domanda. E cioè. Ma dov'è finito l'attacco della Roma? Sì, quello che fino a qualche tempo fa era il migliore d'Italia. Dov'è, adesso? Non si sa. O meglio. Non lo sa neppure Eusebio Di Francesco, figurarsi il resto del pianeta (giallorosso e non). E quanti fischi, al 94', a sommergere la Var e Orsato dopo l'annullamento della rete di Florenzi...

Schick, ancora una volta, è sembrato un fantasma. Ha perso palloni, navigato a vuoto. Insomma era lontano in ogni senso dal gol, dalla porta, dalla Roma. A Dzeko è mancato l'orientamento e a lungo ha oscillato sul filo: finendo per risultare poco incisivo, per lo più morbido, di certo non utile. Poi, d'accordo, ha servito un assist, anzi due, ma della prestazione non rimane che un fiume di rimpianti. Quanto a Perotti, ha cominciato perfino con dedizione, intensità, cura. Tuttavia, con il trascorrere del tempo, ha dimenticato la via della porta. 

Se la Roma è adesso rotolata in crisi, la strada della ripresa potrà passare soltanto dal rinascere dell'attacco.
 
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