Roma e Lazio in crisi: nell'involuzione pesano le responsabilità dei due tecnici

Roma e Lazio in crisi: nell'involuzione pesano le responsabilità dei due tecnici
di Massimo Caputi
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Lunedì 30 Novembre 2015, 10:10 - Ultimo aggiornamento: 16:00
Com'è triste Roma. Le due squadre della Capitale, dopo l'ennesima vigilia di buoni propositi, sono uscite malinconicamente sconfitte, confermando il loro grave stato di crisi. I motivi e il peso del preoccupante momento sono diversi, non la sostanza. I primi a finire sul banco degli imputati, pur non essendo gli unici responsabili, sono i due tecnici: Garcia e Pioli. Il vento che soffia alle loro spalle è di bufera: da una parte c'è l'assoluta assenza di gioco e organizzazione, dall'altra ci sono sette sconfitte in quattordici gare, con addirittura un punto solo racimolato nelle ultime cinque. A rendere poco sostenibile la situazione è soprattutto l'incapacità di invertire la rotta, con i giocatori che non sembrano rispondere alle sollecitazioni. I guerrieri invocati da Garcia in conferenza stampa non sono mai entrati in campo, la squadra era completamente vuota di spirito e di idee. Non bastano gli slogan e i cambi in difesa di alcuni elementi per rimettere in sesto la squadra: quando i singoli non inventano la giocata o gli imprevedibili Salah e Gervinho sono assenti, tutti i limiti del tecnico francese vengono a galla. La Roma non ha un gioco e per questo non sarà mai ”squadra”, solo una formazione di tante belle individualità esposta ai cali di tensione e alle brutte figure.

La Lazio era una squadra nel gioco e nello spirito, ora ha smarrito entrambe le qualità ed è nuda davanti alle proprie carenze di gestione e di organico. Il campionato non aspetta, quest'anno, a differenza dello scorso, è piena di avversarie attrezzate e motivate. Non solo Napoli e Inter protagoniste stasera al San Paolo, o la Fiorentina, a far paura è anche il ritorno prepotente della Juventus. Il rischio per la Roma di perdere il treno scudetto, se non addirittura la zona Champions, vista la situazione, è concreto. Lo stesso che corre la Lazio di scivolare nelle zone pericolose della classifica. Alle due società spetta il compito di agire e scegliere le soluzioni migliori.