Roma-Lione, Spalletti: «La qualificazione è a portata di mano. Pallotta? Sentirò cosa avrà da dirmi»

Roma-Lione, Spalletti: «La qualificazione è a portata di mano. Pallotta? Sentirò cosa avrà da dirmi»
di Gianluca Lengua
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 15 Marzo 2017, 15:21 - Ultimo aggiornamento: 19:23

La speranza è ultima a morire. Luciano Spalletti crede nella qualificazione ai quarti di Europa League nonostante il risultato di 4 a 2 contro il Lione all’andata: «Non vagheremo in giro per il campo, mi aspetto dalla squadra che mireranno a fare la partita diventando delle stelle, non andando ad avere timore di prendere gol. Abbiamo il 60% di possibilità di passare il turno». Ecco le parole del tecnico in conferenza stampa.  
 
Infortunati. «Per Peres gli esami sono negativi e vedremo come si svilupperà l’allenamento. Perotti ha avuto un risentimento al flessore destro prima di Palermo ed oggi aspettiamo la conferma. Per Emerson dicono tendine rotuleo ma è il tendine del quadricipite della coscia sinistra». 
 
Roma-Lione. «Si affronta andando a valutare bene quello è successo nella partita precedente. Si può anche prendere in considerazione quello che non abbiamo saputo scegliere nella partita d’andata. Io ho visto tante cose fatte bene, quelle fatte male si prendono in considerazione per andarci a lavorare correttamente. Abbiamo voglia e il doppio desiderio, non vagheremo in giro per il campo. Una delle priorità per quanto riguarda la fase difensiva sarà di fare attenzione alle loro verticalizzazioni. Nel tentavo di dare ritmo e forzare non dobbiamo perdere mai l’ordine. Sia noi che il Lione abbiamo giocatori forti nel reparto offensivo e la vulnerabilità della difesa dipenderà da questo. La squadra può giocare come ha fatto ultimamente, può giocare anche a quattro. È fondamentale l’equilibrio della squadra, quando si è preso gol a Lione è perché non c’è stato equilibrio, dobbiamo uscire senza rimpianti. Fare questa partita senza paura consapevoli che il risultato dell’andata è avvenuto e mi aspetto dalla squadra che loro mireranno a fare la partita diventando delle stelle, non andando ad avere timore di prendere gol. Poi prendere gol può accadere, ma la qualificazione è aperta anche se succede, perché il 3 a 1 ci può stare. Sono convintissimo che dentro la partita riusciremo a ragionare e respirare facendo quello che ci sarà bisogno»
 
Carica mentale. «L’ho trovata bene perché gli riconosco la maturazione, sono pronti a fare un’analisi in maniera approfondita e corretta. Non ho mai visto dubbi nella mia squadra, domani sera ci sarà bisogno di qualcosa di più per non fare errori. I risultati negativo va visto sempre con occhi giusti, anche se avessimo perso 1 a 0 domani sera per qualificarci dovevamo fare due gol. Visto quello che è successo la qualificazione è a portata di mano. 
 
Pallotta. «Prima di tutto lo saluterò in maniera molto cordiale. Io non ho niente di particolare da dirgli, ascolterò quello che mi dirà lui. Non mi sembra ci siano i presupposti per far venire fuori un casino. Corretto che un presidente possa dire le sue cose a un allenatore, poi io devo portare a casa i risultati sperando siano soddisfacenti per lui. Io non ho da dire nulla, ho solo da ascoltare».
 
Emerson. «Se può essere utile dentro la partita lo porto, altrimenti se sta male non lo porto. Non si porta un giocatore che ha problemi lasciando fuori uno sano. Si faranno le valutazioni oggi dopo l’allenamento».
 
Le possibilità di passare. «In base a quello che è il valore dei miei giocatori sento di avere il 60% di possibilità di passare il turno». 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA