Roma, Manolas: l'addio ha il colore dei soldi

Roma, Manolas: l'addio ha il colore dei soldi
di Alessandro Angeloni
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Lunedì 27 Marzo 2017, 12:30
ROMA Kostas Manolas (ha sfidato l'amico Radja Nainggolan (1-1 tra Belgio e Grecia) e al termine della gara ha rilasciato alcune dichiarazioni (a Premium) sul suo futuro e su quello del belga. Siamo al solito parlare da fuori. Succede sempre così: un calciatore, lontano dagli occhi e lontano dal cuore, si sente più libero e tende a essere più chiaro. In tal senso, le parole di Kostas sono abbastanza nette. «Il mio futuro? E' nelle mani della Roma, se vuole tenermi sa cosa deve fare, se vuole vendermi non posso farci niente». Chiaro, no? Chissà cosa avrà inteso dire, il greco, con quel «la Roma sa ciò che deve fare?». Si sa, è un po' di tempo che Manolas (foto Lapresse) chiede l'adeguamento del contratto, in giallorosso è (considerando quelli di fascia tecnica medio alta) tra quelli che guadagna meno. Il messaggio - in realtà - è chiaro da tempo, ma la Roma sotto questo aspetto ha bloccato tutto, anche (e soprattutto) perché sono venuti a mancare gli introiti della Champions (eliminazione con il Porto). Inevitabile che nel prossimo mercato, Manolas venga messo nella lista dei partenti, proprio perché è complicato rinnovare e lui, come è giusto che sia, sta ascoltando proposte. Inter (la destinazione più probabile), Chelsea, Manchester, le società pronte a prenderlo ci sono e la Roma non farà nulla per fermare quelle richieste. Questione di soldi per il calciatore e per il club. Discorso che invece - a meno di ripensamenti - non dovrebbe riguardare Nainggolan. Manolas ha parlato anche di lui. «A Radja non piace la pioggia. Lui è tra i più forti del mondo e deve abituarsi pure a quello se vuole giocare nelle squadre più forti del mondo, perché può farlo, è un fenomeno», riferendosi all'interessamento del Chelsea per il suo compagno di squadra. La Roma ambisce a tornare in Champions, ma la prospettiva, per il greco, non è delle più rosee. «Diciamoci la verità: non siamo all'altezza di Barcellona, Bayern e Real. Lo scudetto? È difficile, la Juve non perde neppure un punto. Ora siamo a -8 ed è dura, il nostro obiettivo è andare in Champions e abbiamo anche un'importantissima partita contro la Lazio in Coppa Italia, dove dobbiamo dare tutto. Possiamo ribaltare il risultato dell'andata, siamo più forti e dobbiamo solo dimostrarlo sul campo».