QUESTIONE DI FAMIGLIA
Domenica, però, non sarà il Totti day. Anche se la gente si presenterà all'Olimpico per passare il pomeriggio accanto al suo capitano, il risultato di Roma-Genoa dovrà comunque avere la priorità. Ad esempio Spalletti, dopo aver considerato Francesco al massimo il terzo cambio da fare in corsa (di solito al fotofinish), non potrà mai schierarlo titolare per far contenta la tifoseria, pure per non rimangiarsi quanto detto dal 15 gennaio del 2016. E cioè che prima viene il bene della Roma che, a questo punto, è il raggiungimento del 2° posto. Magari concederà a Totti più spazio che nelle ultime partite. L'ultima mezz'ora o, se il punteggio lo consentirà (i rossoblù di Juric sono già salvi), tutta la ripresa. Di sicuro il toscano, entrando in campo da probabile futuro allenatore dell'Inter, non potrà lasciarlo a guardare. Alla festa, comunque, penserà il pubblico, non il giocatore. Che, quando deciderà di dare l'addio al calcio, organizzerà in proprio la sua ultima partita. Scegliendo lui la data e gli invitati illustri. Di sicuro il 28 maggio ci saranno i suoi cari. La moglie Ilary, i figli Cristian, Chanel e Isabel, mamma Fiorella, papà Enzo e il fratello Riccardo. Saranno coinvolti a fine partita, quando il capitano, dopo aver ricevuto un riconoscimento da Pallotta, farà il giro del campo per il saluto a chi gli ha voluto bene. E dai tabelloni dello stadio, la voce di qualche (ex) campione lo accompagnerà.
PROTAGONISTA A RICHIESTA
Dal 29 maggio, insomma, Totti non sarà più un calciatore della Roma. Di più non è dato sapere. Perché lui, tra una battuta e l'altra, non ha ancora ufficializzato che cosa farà da grande. E soprattutto se smetterà con il calcio giocato (è molto probabile). Lascia parlare, di lui, gli altri. C'è chi, come il dg Baldissoni, ha appena fatto riferimento «alla bella festa che prepareremo domenica per Francesco». Chi come Spalletti sembra non vedere l'ora di parteciparvi. O come chi, tra i tifosi, torna all'Olimpico solo per il capitano. Dal prossimo 1° luglio, intanto, può partire la sua nuova avventura: Totti ha altri 6 anni di contratto, da dirigente. Il nuovo ds Monchi, in privato e in pubblico, si è già esposto: «Lavorerà al mio fianco». Nell'area tecnica, dunque. Totti, però, non si è ancora pronunciato. Lo farà, non subito, dopo la fine del campionato. Con lo spagnolo ex Siviglia il feeling è più che decente. Di conseguenza la collaborazione non va esclusa, soprattutto ora che è certo l'addio dell'attuale llenatore. Con il resto del pianeta Roma il rapporto è abbastanza freddo. Con Spalletti non si confronta da mesi, limitandosi al buongiorno e buonasera. Con Pallotta, in arrivo per la gara con il Genoa, nessun contatto recente. E nessuna telefonata nemmeno con Baldini, consulente ad personam del presidente (da Londra, Città del Capo o Reggello, fa lo stesso). Quotidianamente il capitano ha la possibilità di incrociare, nel fortino di Trigoria, il dg Baldissoni e l'ad Gandini. Comunica poco anche con loro. Solo se serve e per educazione. Più formale di così non si può.