Roma, Nainggolan spazza via ogni dubbio: «Con il Club sono in sintonia, ho scelto di restare qui»

Foto Mancini
di Gianluca Lengua
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Mercoledì 23 Novembre 2016, 14:39 - Ultimo aggiornamento: 17:50

Alla vigilia della partita contro il Viktoria Plzen, Radja Nainggolan ha affiancato Luciano Spalletti in conferenza stampa. Una vittoria potrebbe regalare ai giallorossi la qualificazione in testa del girone. Ecco le parole del centrocampista in conferenza stampa. 

 



 
La sconfitta di Bergamo. «Dobbiamo fare quanto fatto dopo Torino. Lì abbiamo reagito bene, dobbiamo avere più continuità. Ora ci concentriamo su domani. Tutti noi sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Nel primo tempo le occasioni le abbiamo avute. Anche a Empoli abbiamo dimostrato che se non fai gol non vinci. L’1-0 ci stava un po’ stretto. Noi non abbiamo fatto la nostra miglior partita, ma bisogna dire che sono stati bravi loro. Adesso tocca a noi far vedere di non avere più risultati negativi».

 

 
Il Belgio. «Martinez dice che non mi vede bene, ha fatto le sue scelte. Io ero un po’ deluso ma è normale. Ho lavorato comunque bene qua, ho migliorato un po’ a livello fisico, da una parte sono contento di essere rimasto qua. Le scelte di un allenatore bisogna accettarle. Spero di esserci la prossima volta».
 
L’adeguamento del contratto. «Con la società sono in sintonia, ora sono contento di restare qua. Voglio rimanere a Roma, altrimenti avrei fatto altre scelte prima. Non sto parlando con la società, ma in questo momento sono sereno e tranquillo».
 
Il litigio di Bergamo. «Tatticamente non c’era niente da dire. Mi è dispiaciuto che è stata scritta una storia totalmente inventata per quanto successo. A volte si scrivono troppo velocemente delle cose che magari sono completamente al contrario». 
 
Cosa manca alla Roma. «Sicuramente ci manca il supporto del pubblico. E’ difficile, senti le difficoltà, i fischi. In questo momento è soprattutto quello che ci manca. Bisogna evitare anche di sbagliare le partite. Se pensi a quello che si è perso per strada si prova dolore perché pensi che potevi raccogliere di più».
 
 
 

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