Roma, non ci resta che Defrel

Roma, non ci resta che Defrel
di Alessandro Angeloni
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Venerdì 18 Agosto 2017, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 13:21
Non ci sarà Riyad Mahrez, né la sua alternativa lì a destra, almeno nella prima giornata di campionato. Eccola, dopodomani si riparte: Eusebio Di Francesco ha ancora la sua Roma in costruzione e all’Atleti Azzurri d’Italia dovrà ancora arrangiarsi, perché gli manca l’esterno alto titolare e un centrale difensivo (anche se a Trigoria sostengono non sia una priorità), oltre che i terzini titolari (Karsdorp e Emerson, fermi ai box), anche se Kolarov non può essere certo definito una riserva. L’Atalanta, prima avversaria dei giallorossi, non sarà la stessa dello scorso anno, cioè non sarà quella della stagione dei record, apparentemente sembra più debole, ma essendo l’inizio un po’ tutto può spaventare, appunto, perché è l’inizio e le incognite sono sempre tante. Incognite che valgono per l’Atalanta (che ha perso Conti, Kessie e Spinazzola si è autoemarginato in attesa di fuga) e che, ovviamente, riguardano anche la Roma, un bel po’ diversa da quella che è arrivata seconda lo scorso anno e che si è fatta eliminare da Porto (preliminare di Champions), Lione (ottavi di finale Europa League) e Lazio (semifinale coppa Italia). Diversa nell’allenatore, da Spalletti a Di Francesco, diversa nel modulo, dal 3-4-1-2 o 4-2-3-1 al 4-3-3, diversa in alcuni calciatori, non ci sono Salah, Ruediger e Paredes, oltre Vermaelen, che è stato titolare solo all’inizio della scorsa stagione e Szczesny, la Roma ha deciso di puntare su Alisson e non investire sul polacco, finito alla Juventus. Le certezze: c’è Dzeko, il capocannoniere, c’è Nainggolan, c’è De Rossi, è tornato Pellegrini, c’è Gonalons. C’è sicuramente un valore tecnico su cui lavorare ma qualcosa ancora manca e per diversi motivi.

COLPO MANCANTE
Monchi ha tentato il colpo Mahrez, ma a quanto pare dovrà dirottare su altro, quindi a Bergamo rivedremo con ogni probabilità Defrel nel ruolo di esterno destro alto (Under ha fatto vedere buoni numeri ma va gestito con calma), con Dzeko e Perotti rispettivamente punta centrale e esterno sinistro. El Shaarawy è tornato in gruppo, ma le amichevoli estive - e buona parte della preparazione - le ha saltate, quindi è difficile che venga schierato subito da titolare. L’ex Milan nell’ultima seduta di allenamento è stato provato nella formazione titolare durante la sgambata contro la Primavera di Alberto De Rossi. Questa la formazione testata inizialmente da DiFra: Alisson; Peres, Fazio, Moreno, Kolarov; Strootman, De Rossi, Nainggolan; Defrel, Dzeko, El Shaarawy.

DIFESA DA REGISTRARE
Convince poco la coppia centrale, composta da due impostatori, ovvero Fazio e Moreno, un destro e un mancino. Probabile l’impiego di Manolas, possibile al suo fianco quello di uno tra Moreno e Fazio o più facilmente Juan Jesus (provato con il greco nella ripresa). I terzini quelli sono e quelli vedremo domenica (anche se Nura è dato in crescita). De Rossi ha recuperato e partirà lui dal primo minuto, prima stagione da capitano vero. Senza Totti. O meglio, con Totti dirigente e non più calciatore. E già è qualcosa.

ALE PIAN PIANO
Di Francesco sta cercando di mettere a posto certi meccanismi difensivi con gli uomini momentaneamente a disposizione. Peres è quello che deve imparare di più, deve saper difendere come singolo e con tutta la linea e domenica c’è Gomez come avversario, un calciatore capace di mettere in difficoltà anche la difesa della Roma di Spalletti. E’ chiaro che il problema non è solo Peres (anche Fazio ha palesato qualche difficoltà quando gioca in una difesa a quattro schierata molto alta), ma di reparto. Di difesa di squadra. Di pressing fatto in un certo modo e di marcature preventive che tutti devono essere in grado di mettere in pratica, compresi i centrocampisti come Nainggolan e Strootman, deputati al doppio movimento, offensivo e difensivo. Tra una settimana, il 26 agosto, quando ci sarà Roma-Inter, Eusebio forse avrà la squadra completata dal mercato (a parte gli infortunati) e le specificità dei ruoli saranno più evidenti. Capiremo se Defrel (o Florenzi, che ieri ha giocato il secondo tempo contro la Primavera, alto a destra: partita finita 6-0 per i grandi, due gol di El Sharaawy, 2 di Dzeko, uno per ciascuno Defrel e Nainggolan) sarà l’esterno titolare, capiremo chi sarà l’uomo che affiancherà Manolas al centro della difesa. Capiremo tanto. Ora siamo solo all’inizio e Difra ha bisogno di tempo. E di qualche giocatore in più. Per non partire col piede sbagliato.
 
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