Roma, Pallotta: «Dopo il Porto tutti fuori di testa, ma la squadra è forte. Torniamo in Champions»

Roma, Pallotta: «Dopo il Porto tutti fuori di testa, ma la squadra è forte. Torniamo in Champions»
di Gianluca Lengua
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Sabato 10 Settembre 2016, 10:26 - Ultimo aggiornamento: 17:58
È iniziata la settimana romana di Pallotta. Questa mattina il presidente è atterrato nella Capitale accompagnato dal suo braccio destro Alex Zecca, David Ginsberg ed altri due suoi altri collaboratori. Il numero uno giallorosso ha fatto subito chiarezza sulla situazione contrattuale di Manolas, che ormai ha chiesto un adeguamento economico sul contratto: «È tutto a posto sia con i giocatori che con lo staff tecnico. Sabatini? Ci parlerò del contratto, lui ha un altro anno. Se ne andrà se dopo il nostro incontro decideremo di separarci, se invece decideremo che dovrà restare, resterà. Ma c’è sempre un contratto». Lunedì, intanto, verrà presentato il nuovo amministratore delegato Umberto Gandini: «È una grande cosa averlo con noi, sarà l’uomo decisivo. Avrò diversi incontro con lui nel corso della settimana e si occuperà di coordinare anche la questione del main sponsor che al momento non mi preoccupa». 

FUORI DI TESTA
In una stagione iniziata male con l’eliminazione dalla Champions League ed il pareggio contro il Cagliari, il numero uno del club non fa drammi: «Abbiamo giocato in nove uomini e abbiamo avuto la possibilità di segnare tre gol e quindi pareggiare la partita. La squadra è forte, non so perché tutti sono andati fuori di testa per una sconfitta. Una partita e tutti si sono buttati giù. Ora vedremo come la squadra si risolleverà. Vincere l’Europa League è difficile, devi stare bene fisicamente. Dobbiamo rimanere motivati per tutta la competizione. Il nostro obiettivo è chiaramente qualificarsi alla prossima Champions». A mancare da ormai un anno è il supporto della Curva Sud allo stadio Olimpico: «Vorrei che tornasse, ma non posso fare nulla. È una decisione che aspetta loro tornare. A tutti piacerebbe che rientrassero, ma io non posso controllare le barriere e le altre cose, non è il mio stadio» ha concluso Pallotta.
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