Roma, Pallotta: «I media hanno un disegno per affossare allenatore e società»

Roma, Pallotta: «I media hanno un disegno per affossare allenatore e società»
di Gianluca Lengua
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Giovedì 14 Settembre 2017, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 13:17

Dopo sei giorni a Roma, Jim Pallotta prende la parola e lo fa attraverso l’emittente del club da lui stesso fondata. Impossibile, quindi, un contraddittorio, quello che ne esce è una sorta di comunicato volto ad attaccare media locali e nazionali. Il numero uno giallorosso martedì sera attraversando la zona mista dello stadio Olimpico ha detto: «Non sono soddisfatto. Potrei dire un paio di cose che si sarebbero potute fare meglio», parole che lasciano poco spazio ad interpretazioni dato che il riferimento era al risultato della partita. Oggi, però, Pallotta fa marcia indietro (come spesso accade) e sferra un attacco ai media colpevoli, secondo lui, di avere un progetto per far naufragare la Roma: «È un bene che i tifosi si rendano conto di come vi sia da parte dei media un disegno per cercare di buttare giù letteralmente questo allenatore e questa società. Sono davvero stufo, adesso basta. C'è una tendenza a inventare le cose, sembra che i giornalisti sentano questa esigenza di svegliarsi al mattino e inventare delle notizie». Probabilmente al presidente è sfuggito ma l'attacco più violento è arrivato da un giornalista che spesso è ospite nell'emittente televisiva del club. 
 




IL CHIARIMENTO
Terminato lo sfogo, arrivano le dichiarazioni di ordinanza con Pallotta che rinnova la fiducia ad allenatore calciatori e dirigenti: «Dopo la partita contro l’Atletico, e c’erano tanti testimoni, ho abbracciato il mister e i calciatori. Ho fatto i complimenti ai giocatori, a Di Francesco e a Monchi. Dalla mia bocca non sono uscite parole negative per nessuno, l’unica lamentela che ho espresso era riferita all’azione del primo tempo che poteva portare a un calcio di rigore, e forse anche nel secondo tempo c’erano gli estremi per un penalty. Sono estremamente soddisfatto del lavoro di Di Francesco, basti guardare il lavoro del mister in allenamento, lo spirito e la positività che c’è nella squadra».

LA STAGIONE
Il presidente, poi, analizza le prime tre partite giocate da inizio stagione: «Abbiamo vinto la prima gara in trasferta contro l’Atalanta su un campo difficilissimo. Contro l’Inter siamo stati superiori per 65 minuti e sull’uno a zero c’erano gli estremi di un calcio di rigore: con questo non voglio lamentarmi dell’arbitro, ma i replay erano sufficientemente chiari. Abbiamo colpito tre pali interni e potevamo essere tranquillamente 4 a 0 prima della rimonta dell’Inter. L’Atletico Madrid è una squadra fortissima, è un avversario strepitoso contro il quale è difficilissimo misurarsi sia in casa, sia fuori casa, eppure abbiamo giocato una buona partita, in particolare nel primo tempo». Poi è il turno dei progetti a lungo termine: «Nelle prossime settimane potrebbero finalmente esserci buone notizie sullo stadio. Il prossimo mese possiamo essere più o meno entusiasti dei risultati che potranno arrivare perché abbiamo un’ottima squadra, ma non dobbiamo dimenticare che nel calcio c’è sempre l’elemento fortuna».
 
 

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