Roma, Perotti: «È la svolta della mia carriera». Zukanovic: «Quando chiama la Roma non puoi dire di no»

Perotti e Zukanovic (foto Lengua)
di Gianluca Lengua
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Giovedì 4 Febbraio 2016, 14:48 - Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 00:34
Arrivati in extremis alla fine del mercato invernale Zukanovic e Perotti hanno aiutato non poco la nuova Roma di Spalletti, in un periodo costellato da infortuni e squalifiche in ruoli chiave. Il primo, difensore bosniaco amico di Dzeko e Pjanic, proviene dalla Samp che lo aveva promesso allo Stoccarda. Un inserimento lampo di Sabatini nella trattativa gli ha permesso di sbarcare nella Capitale. Il secondo, attaccante argentino ex Genoa, è stato protagonista di una telenovela tra le due società durata più di un mese. Entrambi sono stati presentati oggi, ecco le loro parole in conferenza stampa: 


Perotti
Impressioni sulla Roma. «È un orgoglio arrivare in una squadra così importante, un passo avanti nella mia carriera. Per questo ringrazio il Genoa di avermelo permesso. Essere in una squadra così grande in Italia è un’opportunità mi devo allenare bene sapendo che tutto il mondo mi vede».

Zukanovic
Subito in campo.
«Nel calcio va tutto molto veloce, il mister mi ha dato l’opportunità di giocare, sarà qui un anno e mezzo, mi trovo bene in Italia e farò il massimo».

Perotti
Recuperi e riposo.
« Ero un po’ stanco, ma avevo voglia di giocare e far bene con la squadra che mi ha preso. La stanchezza non ha influito perché volevo far bene e giocare, era la prima partita e non potevo dire di no. Non avevo giocato 90′ con il Genoa ma 60′, quel riposo mi ha dato energia per giocare con la Roma. Arrivare qui e giocare subito è stato molto importante».

Zukanovic
Il giudizio di Spalletti.
«Tutti sanno le mie caratteristiche, sono molto intelligente posso coprire bene lo spazio. Sono un po’ lento, ma cosa significa? Uso la testa e copro bene lo spazio». 

Perotti
Il ruolo.
«Ho giocato quasi sempre a sinistra è una posizione dove mi trovo molto bene, anche a Genova ho giocato a destra o trequartista. L’unica cosa che voglio è giocare e sono a disposzione del mister». 

Zukanovic
Ruolo.
«Io quando sono venuto in Italia ero centrale, poi Corini al Chievo mi ha fatto giocare a tre, poi anche Maran mi ha fatto iniziare centrale e poi mi ha fatto messo come terzino sinistro ed ho fatto bene, infatti ci ho giocato tutta la stagione. Mi trovo bene in entrambi i ruoli, sia a quattro che a tre». 

Perotti
La trattativa.
«Le società avevano parlato, poi la trattativa si è un po’ arenata. Quando mi hanno detto che doveva partire dopo la Fiorentina ancora non sapevo nulla». 


Zukanovic
La trattativa.
«Avevo anche un’altra offerta dalla Germania, poi quando sono andato in aeroporto non mi sono sentito bene con me stesso  perchè nella mia carriera ho fatto tanti viaggi, ho cambiato troppi paesi allora ho chiamato il mio procuratore e gli ho detto che non volevo andare in Germania. Sono andato a casa, poi mi ha richiamato il mio agente dicendo che mi voleva la Roma e quando la Roma chiama non puoi dire di no».

Perotti
Obiettivo personale
. «Quando uno arriva in una squadra nuova vuole solo giocare. Per me giocare è stata una sorpresa, voglio aiutare i compagni il più possibile».

Zukanovic
Derby.
«Non ci voglio pensare adesso, per me è più importante domenica contro la Sampdoria. Domani ci sarà un altro allenamento per un’altra partita. Dobbiamo vincere e giocare bene».

Perotti
Cultura del lavoro.
«Ho già fatto due allenamenti, ho trovato una grande organizzazione, uno staff tecnico molto qualitativo che fa un allenamento adeguato. Poi sicuramente ogni squadra lavora diversamente, fino ad adesso mi sono trovato molto bene».

Perotti.
Nazionale.
«È sempre nella mia mente, per un giocatore la nazionale è un sogno, qui alla Roma ho qualche opportunità in più, ma l’Argentina davanti è messa bene».

 
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