Roma, retromarcia Spalletti: senza Totti deficit personalità. Il mondo celebra il numero 10

Francesco Totti e Radja Nainggolan
di Gianluca Lengua
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Lunedì 12 Settembre 2016, 18:27 - Ultimo aggiornamento: 20:52

La stampa internazionale apre le edizioni online con il suo volto, gli sportivi di tutto il mondo sono affascinati dalle sue qualità, i tifosi della Roma sono fieri di poterlo vedere ancora giocare a calcio e addirittura un club indiano (il Pune City) chiede lui per la prossima stagione. E pensare che neanche cinque mesi fa il presidente Pallotta (oggi impegnato allo studio Tonucci in una giornata di incontri su stadio e marketing) era pronto a non rinnovargli il contratto privando gli spettatori di così tanta genialità. Il carisma di Totti non è riconosciuto solo fuori dal campo, ma anche dagli stessi compagni che dopo la gara contro la Sampdoria hanno ammesso che con lui tutto sembra più facile. Ed è proprio questo concetto che Spalletti ha analizzato ieri nella conferenza stampa post gara: «Il problema è che non ci sono altri giocatori di questo livello. Se in ogni partita dobbiamo affidarci a Totti per un po’ di personalità e spessore allora non andiamo da nessuna parte».
 


RETROMARCIA
Un vero e proprio passo indietro quello del tecnico, che quasi 14 giorni fa definiva la sua squadra la più forte mai allenata. Ora cosa è cambiato? La Roma ieri, per parte del primo tempo, ha dimostrato di non avere ancora il piglio giusto: troppe occasioni sprecate, passaggi imprecisi in difesa, errori a centrocampo e tanta distrazione. Il risultato è stato quello di aver permesso ai liguri la rimonta rischiando di perdere la partita. A fronte di questa analisi Spalletti ha inviato un messaggio chiaro ai suoi: se per vincere le partite dobbiamo ancora contare su un giocatore di 40 anni allora c’è qualcosa che non va. Da oggi il tecnico ha iniziato a lavorare su sicurezza e personalità, un compito arduo che avrà bisogno di tempo per essere portato a termine con successo, magari proprio con qualche lezione di Totti. 

IL MONDO LO CELEBRA
«Assist e gol, Totti è eterno!» hanno titolato i giornalisti di Bild dopo aver assistito alle prodezze del numero 10. Anche in Spagna non sono stati avari di aggettivi per il capitano della Roma, nonostante siano abituati a Messi e Ronaldo: «Immeso» ha titolato As. «Una leggenda» scrivono in Inghilterra, «Ha segnato un rigore perfetto» commentano in Portogallo. Il mondo sportivo si inchina davanti a così tanta qualità, Totti resta a guardare e, anche sotto il nubifragio, continuerà sempre a correre e scaldarsi fin quando la Roma avrà bisogno del suo aiuto.

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