Roma, Spalletti: «Siamo ancora al 60%. Dzeko? A volte gli manca carattere e cattiveria»

Luciano Spalletti
di Gianluca Lengua
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Lunedì 3 Ottobre 2016, 11:39 - Ultimo aggiornamento: 16:59
«Dobbiamo far diventare Dzeko più cattivo» è lui il protagonista della serata di ieri contro l’Inter, un cambiamento radicale (ancora tante le occasioni sprecate) che ha aiutato la Roma ha portare a casa i tre punti contro i nerazzurri. Luciano Spalletti racconta come nei mesi ha stimolato l’attaccante ad essere più incisivo in campo e specialmente sotto porta: «C’è differenza tra questa e le altre partite. Ho iniziato a dirgliele pubblicamente le cose e ora qualcosa si vede. È un calciatore completo, gli manca solo un po’ di carattere, si è detto e possiamo dirlo perché non gli facciamo del male. Non è solo un’analisi momentanea perché ogni tanto abbassa il livello di cattiveria agonistica» ha detto l’allenatore a Roma Radio.

ROMA AL 60%
La Roma non è ancora al livello della Juventus, che Spalletti giudica: «Brava a sfruttare il massimo di quello concesso» ma la strada è quella giusta. Il segnale dato contro l’inter fa alzare l’asticella delle aspettative: «La Juve è una grande squadra con grande mentalità carattere e campioni, Noi siamo al 60% c’è ancora spazio. Le sconfitte ti creano tensione, nervosismo, dispiacere personale, nelle vittorie, invece, non sei mai felice, solo più rilassato». Ammette Spalletti che commenta le prestazioni che Salah sta offrendo da inizio campionato: «Fa delle belle giocate, ma se l'avversario fa cose buone potrebbe vincere. Vanno bene gli strappi, ma devi anche prendere il premio e se non lo prendi rischi di non vincere. Quando ti capita l’occasione di fare gol, o un passaggio determinante e le sbagli tutte, a quel punto bisogna tirare una riga. Così non si riempie la partita la riempiono gli altri. Se poi hanno qualità come l’Inter, la riempiono bene. Tu fai giocate che rimangono negli occhi, ma se loro fanno cose buone la vincono loro». Su Fazio titolare in attesa del rientro degli infortunati Vermaelen e Ruediger: «E’ stato pagato poco, è una persona serissima e ha fatto vedere di avere personalità. Lui è entrato ed ha dato il ‘fritto’. Jesus? Ha fatto una straordinaria partita contro la sua ex squadra e contro un grandissimo calciatore come Candreva»
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