Roma, Spalletti: «Sabatini via? E' un'ipotesi in mancanza di risultati». De Rossi e Totti out

Luciano Spaleltti
di Gianluca Lengua
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Giovedì 11 Febbraio 2016, 14:34 - Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio, 09:05
Luciano Spalletti prova a pensare solo al Carpi per non perdere terreno in classifica e guadagnare punti su Inter e Fiorentina, anche se la gara contro il Real Madrid si avvicina pericolosamente. Il tecnico (che ha confessato di pensare al turnover) non convocherà Totti, De Rossi, Torosidis e Gyomber. Nessun problema invece per Ruediger che è tornato a disposzione dopo la contusione subita ieri in allenamento. Queste le dichiarazioni dell’allenatore in conferenza stampa:

Turnover. «Il pensiero va alla partita contro il Carpi. Avendo recuperato dei calciatori qualche ragionamento si fa». 
Occasione per recuperare terreno. «Sono tutte occasioni ogni volta che si va in campo. Se si pensa alla partita successiva e non a questa è sbagliato. La Juventus ha vinto 14 partite di fila, il Napoli una decina e se vogliamo competere con loro dobbiamo fare filotti straordinari. Se siamo una squadra di livello dobbiamo essere pronti nelle situazioni che viviamo, senza tralasciare nulla. Noi vogliamo stare al pari delle grandi e per farlo dobbiamo fare risultati». 

Dzeko. «Lui gioca». Chi non gioca davanti. «Non rispondo. Mandiamo un bel messaggio a livello psicologico dicendo che lui gioca, dire il contrario non è corretto per gli altri».

Situazione infortunati. «Gyomber è fermo per la frattura. Torosidis sta migliorando, questa mattina ha fatto un buonissimo allenamento, ma non farà parte del gruppo. De Rossi non trova miglioramento perché è ancora fermo, ma lo staff che lo gestisce è convinto di avere la soluzione. Spero di averlo a disposzione quando torno dalla trasferta. Francesco dopo la partita contro la Samp ha fatto l’allenamento all’Olimpico e l’ha fatto bene. Si è allenato anche molto bene qui a Trigoria, ieri poi ha avuto un problemino al soleo, hanno fatto gli accertamenti ed è stato tutto scongiurato. Questa mattina è rientrato in campo, ma ha sentito la stessa fitta e non parteciperà alla trasferta. C’è anche Ruediger a disposzione oltre a Sadiq e Nura che rientrano dalla trasferta con la Primavera». 

Cinque attaccanti. «E’ chiaro che l’equilibrio di squadra bisogna trovarlo attraverso un loro sacrificio oppure da parte di quello di altri compagni, però cinque attaccanti possono coesistere».

Sabatini. «Siccome lo avete scritto diverse volte, sono andato su per parlare con lui. Lui dice che è un’ipotesi perché si sta mettendo in discussione per il momento che la Roma sta attraversando. Ma noi in queste partite sterzeremo la situazione e vedrete che lui resterà. Nella Roma o si fa risultato o tutti abbiamo fallito, compresi voi se siete della Roma».

Nainggolan sulla linea dei centrocampisti. «Spostare i calciatori anche di dieci metri è una cosa che ho disposizione e che sfrutterò. Soprattutto perché ne abbiamo molti in quel settore. Di attaccanti non vedo tanto abbondanza se ci confrontiamo ad altre squadre qualche pedina manca».

Uçan. «Calciatore splendido, è una grande tecnica. È un Pizarro. Bravo a fare geometrie ed anticipare giocate. La nostra squadra ed il nostro calcio ha bisogno anche di altro. Se negli allenamenti ogni tanto lo perdevo di vista, adesso mi è sempre davanti e dentro le situazioni di gioco». 

Il Carpi. «La prima insidia è l’allenatore, perchè è un grandissimo. Loro se ti vengono addosso lo fanno nella tua metà campo. Se ti aspettano lo fanno al limite dell’area. Hanno Lasagna lì davanti e la prima cosa che fanno è riconquistare la palla e lanciarlo. Noi ci siamo preparati, ma rimane sempre un’insidia. Dobbiamo essere svelti ad arrivare allo loro prontezza. È fondamentale anche il momento in cui vai ad incontrare le squadre, stanno passando un buon momento e lo hanno fatto vedere con  avversari di livello».

Cambio modulo in difesa. «Il passaggio da quattro a tre è molto sottile. Prima si giocava terzino fluidificante e tornante. Ad esempio la Fiorentina che gioca un calcio innovativo dove si è stati per mesi a dire se gioca a 3 o 4 o 5. Il vero passo in avanti è quello, per il momento non c’è confusione. Io ho Simone Beccaccioli, lui mi porta dei dati che hanno dei riferimenti da tenere in considerazione. Quando abbiamo iniziato siamo andati solo sei volte in fuorigioco e che siamo l’ottava squadra in classifica nei tentativi di passare la linea difensiva, questi sono dati più importanti rispetto al possesso palla. Tutte le difese ti stanno addosso. Il Napoli è perfetto sull'aspetto del gioco. Ho visto fare cose a Sarri a Empoli durante gli allenamenti che non ho visto fare a nessuno»
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