Roma, Spalletti: «Domani penultima di Totti all'Olimpico? Chiedete a Pallotta. Il Napoli? È giusto che sia secondo»

Roma, Spalletti: «Domani penultima di Totti all'Olimpico? Chiedete a Pallotta. Il Napoli? È giusto che sia secondo»
di Gianluca Lengua
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Domenica 24 Aprile 2016, 14:23 - Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 10:21

Domani allo stadio Olimpico si giocherà Roma-Napoli, partita decisiva per il futuro della Roma in campionato. Il secondo posto è a cinque punti, battendo i partenopei, i giallorossi potrebbe accorciare le distanze ed accedere alla Champions League senza passare per i preliminari. Tiene banco la questione legata al rinnovo di Francesco Totti reduce da una doppietta decisiva contro il Torino. Queste le parole in confereza stampa di Luciano Spalletti.

Infortunati: «Sembra possibile che Ruediger faccia l’allenamento assieme al gruppo. Vainqueur ha subito una contusione alla coscia e sta bene, gli ho chiesto ieri se voleva smettere l’allenamento però mi ha detto di stare bene. Sono tutti a disposizione»

Napoli: «Loro hanno anche altri calciatori forti fuori dagli undici iniziali. Se ha fatto questo campionato e questi numeri ed ha sviluppato questo gioco ha ragione Sarri. Sono veramente la squadra da portare in evidenza come calcio giocato di questa stagione, come numeri, atteggiamento e continuità. Sono stati i più forti dopo la Juventus ed è giusto che siano in questa situazione».

La formazione: «Io l’ho anche cambiata qualche volta. Noi cercheremo di mettere in campo la nostra squadra che ci da garanzie maggiori, sono forti, sono a viso aperto ma equilibrati in tutte le fasi di gioco. Si ricompattano con l’aiuto alla fase difensiva e ti fanno trovare 4/5 calciatori che sforano la tua. Dobbiamo essere compatti e continui, perché questa è la loro forza».

Penultima partita all’Olimpico per Totti: «Devi fare questa domanda a Pallotta. Io ormai ci sono entrato troppe volte in questa situazione e non ho idea di trattare argomenti come ho fatto in precedenza. Sono argomenti che a me stanno a cuore ma non vorrei apparire scortese, però, a me interessa la partita. Noi siamo tutti in discussione e andiamo dritto per la squadra».

Totti: «Io sono costretto a subire una rivalità che non esiste per aver usato e messo in pratica dei principi obbligatori per questo ruolo. Questo è un discorso che va affrontato a fine campionato e riguarda tutti. Sono molto felice se Francesco il prossimo anno farà la cosa che ama fare, sarò al suo fianco nella ricerca del ruolo che deve avere il prossimo anno. Riguarda il presidente e Francesco, perché poi dipende dai risultati che portiamo a casa quest’anno. Abbiamo una possibilità di risultato in queste quattro partite e tutte le attenzione devono essere rivolte su questo obiettivo».

Higuain meglio di Dzeko: «Io parlo dei miei calciatori, loro mi hanno dato una possibilità importantissima che nessuno avrebbe creduto a gennaio. Andare a giocare Roma-Napoli e che sia una partita decisiva per la qualificazione alla Champions obiettivo è fondamentale per società e tifosi. Devo dare merito a questa squadra di averci creduto subito, questa loro bravura non è stata sottolineata abbastanza. Quando sono arrivato qui nessuno si immaginava di giocare questa partita ad armi pari e potrebbe anche essere il tentativo di arrivare secondi. Questi ragazzi hanno fatto risultati straordinari senza sottolinearlo spesso. Loro hanno pedalato subito, si sono messi a disposizione. Se io non lo avessi creduto, non sarei venuto alla Roma. Poi loro me l’hanno fatto vedere di volta in volta che sono forti e nell’analisi della squadra c’è anche Edin, lui è un gran calciatore, da Roma, forse non l’ho sostenuto abbastanza ma credo che uno come lui non abbia bisogno di sostegno perché come dissi l’altra volta, lui è Dzeko. In allenamento ha fatto il suo, se l’avessi fatto giocare di più faceva numeri diversi magari. Higuain ha fatto cose straordinarie, ma io sono contento dell’apporto di Dzeko alla squadra e per essere qui a giocarsi questa partita perseguendo questo obiettivo importantissimo fondamentale per i nostri tifosi e la nostra società».

Carattere: «Ho percorso questa squadra nell'andare a dare le indicazioni perché poi si è visto che quando deve venire fuori la furbata, l'episodio, la bravura nella singola situazione non si riesce a portare a casa tanto. Non c'è il risultato dipeso dalla furbata, ma dalla qualità della squadra o del singolo si. Continuerò fino alla fine del campionato. Ma il carattere la squadra ce l'ha, ma si può dare ancora molto fino alla fine del campionato».

Squadra meno brillante: «Abbiamo espresso qualcosa di meno rispetto al primo periodo, ma è sempre dipeso dalle giocate. Abbiamo fatto qualche intuizione di meno, meno qualità, però sotto l’aspetto della corsa non mi sembra. Noi controlliamo giornalmente, abbiamo i satellitari che seguono i movimenti della squadra e sono stati sempre presenti dal punto di vista della condizione fisica. Delle volte abbiamo corso bene rispetto alle altre».

Reti subite: «Negli esterni bassi abbiamo giocatori offensivi, che hanno la propensione ad attaccare e da questo un po’ può dipendere. Globalmente assomiglia molto alle scelte individuali della squadra, ma nonostante questo si può fare meglio».

Entusiasmo Totti: «Ho apprezzato il suo messaggio da capitano di una squadra vera, per noi è importante e molto apprezzato. Ieri ha svolto allenamento da solo perché come in altre situazioni io posso avere un contatto diretto con i calciatori a cui posso concedere alcuni momenti che riguardano solo la famiglia. Lui aveva questo evento, me lo ha chiesto e l’ho concesso. Ha fatto prima l’allenamento che dovevano fare tutti gli altri, questi sono messaggi importanti. Per noi è una risorsa in qualsiasi ruolo lo riguardi. La formazione la dirò domani».

L’ambiente è con Totti: «Con i numeri che ha fatto Francesco vorrei vedere anche che la gente fosse dalla mia parte. È giusto rendere merito ai numeri che accompagnano questo campione.

Io a volte posso essere sembrato duro e rigido, ma devo applicare i principi. Chi è affezionato a una causa può perdere di vista alcuni di questi principi, lui ci ha sempre dato una mano importante, però poi ho una gestione, devo far crescere l’autostima negli altri calciatori. Il Leicester di Ranieri ha una squadra altrimenti non avrebbe fatto i risultati che ha fatto. La Juventus vince perché è una squadra forte ed io »

 

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