Roma, Spalletti: «Juve stimolo per fare meglio. Sfida scudetto? Al ritorno»

Roma, Spalletti: «Juve stimolo per fare meglio. Sfida scudetto? Al ritorno»
di Gianluca Lengua
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Venerdì 16 Dicembre 2016, 13:48 - Ultimo aggiornamento: 17 Dicembre, 01:41

Juventus-Roma è alle porte, sale l’adrenalina in casa giallorossa. Luciano Spalletti sta curando ogni minimo dettaglio durante gli allenamenti, ha recuperato Salah e non è escluso che possa partire dal primo minuto. «Non dobbiamo andare a dire a tutto il mondo le nostre intenzioni, le dobbiamo far vedere domani sera», la sfida è già iniziata a colpi di dichiarazioni. Ecco le parole del tecnico della Roma in conferenza stampa. 
 
Infortunati. «Florenzi, Nura, Paredes, Lobont indisponibili. Vermaelen, Peres e Totti verranno valutati oggi nell’allenamento. Salah in gruppo, è a disposizione perché è un tipo di giocatore che ha l’accelerazione nelle sue qualità, è un giocatore di resistenza. Continuità ed accelerazione sono qualità che rimangono al giocatore anche dopo l’infortunio. Va valutata questa considerazione nel contesto della partita che sarà». 

Buffon e Szczesny. «Ho visto questa settimana che quelli più eccitati sono loro due, si fa sempre attenzione a chi fa il gol. Uno ha grande esperienza e forza proprio fisica e mentale, l’ha sempre trasferita in nazionale con Bonucci, Chiellini che hanno fatto bella la nostra Italia. Szczesny è di grande qualità e prospettiva ma sotto questo aspetto ha da fare delle esperienze. La sintesi è che Buffon è stato sempre un portiere con i baffi, non soltanto ora che li ha. Anche Szczesny ha la piega giusta e riuscirà a diventare un portiere fortissimo». 
 
Il percorso della Roma. «Sono soddisfatto del lavoro fatto. Ci siamo impegnati e siamo tutti a guardare di giorno in giorno dove possiamo migliorare e quella è la qualità fondamentale e non è detto, però, che i risultati siano quelli dell’impegno profuso. È stata una bella storia quella della Roma, ci sono stati alti e bassi, ma visto che la Juve è quella che è stata brava a tenere sempre l’asticella alta nel rendimento del calcio italiano in generale. La Juventus è quella che in un periodo di livellamento verso il basso ha tenuto sempre una forza ed un livello di risultati sempre importanti. Non a caso adesso si vincono i campionati a 100 punti, prima ce ne volevano 80.  Rappresenta uno stimolo per poterla raggiungere, qualche punto lo abbiamo accorciato e siamo soddisfatti».
 


 
El Shaarawy. «Stephan ha fatto vedere, soprattutto negli ultimi allenamenti, di aver fatto bene il suo lavoro per inserirsi, per mantenersi a un livello di condizione fisica buono. La qualità tecnica è quella lì, è indiscutibile. Io ogni tanto cerco di stimolarlo, di chiedergli un po’ ci continuità, fisicità, lavoro sporco perché per gli equilibri di squadra diventa fondamentale. Le cose che invece sa fare sono evidenti a tutti: ha grandissima qualità, estro e buonissimi numeri».
 
Dybala. «Cambia poco con la sua presenza perché loro hanno sempre quella forza da un punto di vista fisico e tecnico perché dentro le giocate c’è sempre questa caratteristica, questa caparbietà e disponibilità a far uscire sempre il meglio dalla situazione che gli dai o gli butti addosso. Se giocheranno Mandzukic e Higuain come mi aspetto, diventerà una partita di grande forza, confronto fisico nel duello individuale. Se si guarda l’ultima partita dove sono venuti a capo di una situazione non facile contro il Torino, poi due palle buttate addosso a Higuain hanno fatto la differenza. Quando entra Dybala gli dà il verso di grandi giocate toccabili con mano e non per il numero e la futilità».
 
Basta un pareggio. «È una partita fondamentale, ma va giocata senza mettersi tutti dietro al campo. Bisogna andare a misurarsi e a far valere la nostra forza. Io penso che il nostro obiettivo è trasformare la partita in un match difficilissimo. Il nostro obiettivo è trasformare la partita di ritorno in una sfida importantissima. Se riusciremo a far questo avremo fatto sicuramente un grande lavoro. Per cui questa è fondamentale, ma quella definitiva è la sfida di ritorno. Noi vogliamo mirare a far diventare quella lì una sfida definitiva»
 
La partita della Juve. «Ce l’hanno nel DNA di avere la consapevolezza della forza, del carattere, la forza fisica, i numeri da portare a casa. Ci attaccheranno altissimi, ci metteranno la pressione del loro stadio, hanno altre mire più importanti quindi se riusciranno a delineare la gara di domani sera sarà importante. Faranno di tutto per dargli questo taglio. Allegri lo sa bene e l’ha fatta vedere la ricerca della squadra. Dobbiamo essere bravi a gestire questo e a far valere le nostre qualità, anche perché pure noi abbiamo qualcosa da dire». 
 
Spalletti attore. «Allegri ha detto che sono un attore? Non mi ha mai sentito cantare. È un grande amico e rimane tale, è una persona corretta e un grande allenatore, è facile dire che ha grandi calciatori con cui vincere. È il contrario perché è difficile vincere con grandi calciatori bravi, c’è da gestirli e domarli tutti. Ha vinto con grandi calciatori, con rose ampie come ha adesso. Poi nel finale di partita mettere Pjanic e Dybala è differente che mettere altri giocatori. Lui è il primo della classe e si accetta anche qualche battuta da lui. Siamo tutti e due toscani, ci sono tantissime storie belle nel calcio con le amicizie che si formano quando si gioca. Non ci sono solo avversari, ma anche grandissimi amici con cui si condividono situazioni familiari. Pjanic è un amico di tutto lo spogliatoio, può dire quello che vuole e rimarrà tale. L’amicizia con Allegri nasce a Lione alla riunione della Champions, la sera siamo stati insieme, ci siamo ritrovati a Coverciano, viene dalle mie zone, è un livornese verace, loro sono tipi astuti e bisogna stare attenti ad aver a che fare con loro».
 
La moviola in campo. «A noi tutti ci basta Orsato, siamo stati trattati con i guanti bianchi, abbiamo tutti i giudici di porta e di linea e gente internazionale che ha grande qualità. Orsato è una garanzia per tutti. Sulla tecnologia penso sia importante, sarà positiva se usata in modo giusto. Il calcio è un gioco di velocità e bisogna mettere a puntino questo nuovo metodo. Io sono a favore, poi se va nei singoli episodi c’è da rivedere qualcosa». 
 
Juve-Roma, si parla di calcio. «Non so come sono state le altre sfide. Per quanto mi riguarda sono sempre state bellissime, dove spesso siamo costretti a rincorrere perché sono bravi. Andiamo a conoscere quelli che sono i loro numeri e sono importantissimi. Vogliamo vedere da vicino che cosa hanno come qualità questi numeri. Vogliamo accorciare la differenza dei punti in classifica per renderci conto meglio delle qualità che hanno». 
 
Treno scudetto. «Non è l’ultimo treno scudetto, si pensa sempre a rimbalzare, si pensa sempre che sia una corsa e che si possa superare. Per un periodo avremo una partita ogni due giorni e li avrà anche la Juventus. In questo periodo loro saranno avvantaggiati, avranno grandi calciatori, ma allo stesso tempo ci può essere il momento in cui le cose gli vengono meno fluide e chiare ed è lì che c’è la possibilità di recuperare punti. Ci sarà una strada fatta senza sbagliare mai e un’altra dove ci può essere un po’ di gestione». 
 
Vincere per l’aspetto mentale. «I risultati sono tutto nel calcio, è l’esasperazione del nostro calcio. Un risultato ci permette di lavorare con l’entusiasmo e gestire meglio il lavoro. vVogliamo riuscire a dare più forza al nostro futuro, andiamo a giocarla con le giuste intenzioni». 
 
Pjanic. «Quando siamo andati a giocare a Torino ci è venuto a salutare ed ha mangiato con la nostra squadra. Ogni tanto me lo passano al telefono, avete fatto di tutto per farci litigare e quello che penso di lui gliel’ho dimostrato. Io a lui l’ho fatto sentire uno importante per la nostra squadra, ho litigato con tutti per dargli le chiavi della costruzione di quella Roma lì dell’anno scorso. La realtà è che è una persona squisita sotto tutti gli aspetti. Al centro del nostro gioco c’era Pjanic e ci sarebbe ancora se fosse ancora qui, era un bello scherzare e mi ha fatto vedere la stima da parte sua». 
 
La difesa. «Se la sfida Higuain-Dzeko è abbastanza equilibrata e si è migliorato in difesa, allora abbiamo buone possibilità.
Non dobbiamo andare a dire a tutto il mondo le nostre intenzioni, le dobbiamo far vedere domani sera. Dzeko si contenderà la classifica dei cannonieri, poi c’è anche Dybala che ha subito un periodo di stop. Ma questi due saranno il primo e il secondo cannonieri del campionato». 

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