Roma, Spalletti: «Napoli miglior squadra del campionato. Sarri è ingegnoso, attenzione a Callejon»

Roma, Spalletti: «Napoli miglior squadra del campionato. Sarri è ingegnoso, attenzione a Callejon»
di Gianluca Lengua
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Venerdì 14 Ottobre 2016, 13:20 - Ultimo aggiornamento: 16:11

Un bivio determinante per capire chi sarà la vera antagonista della Juventus: la partita di domani al San Paolo tra Napoli e Roma permetterà ad uno dei due club di affermarsi e dare un preciso segnale al campionato. «È un’occasione per predire il futuro e dobbiamo far vedere il nostro massimo e se riusciremo saremo sulla stessa piattaforma» ha detto Luciano Spalletti in conferenza stampa.
 


Infortuni. «Ruediger il 22 farà una partita contro il Novara in Primavera e sarà il test definitivo per essere a disposizione ed allenarsi con la Roma. Vermaelen ha la pubalgia che preoccupa un po’, ma da oggi inizia a correre. Mario Rui e Nura proseguono il percorso di riabilitazione e poi ci sono alcune situazioni che accadono quando si va in Nazionale e che vanno prese in considerazione. Ci sono un paio di magagnette».

  Il Napoli. «È la miglior squadra che c’è nel nostro campionato come gioco espresso. Sono i migliori di tutti insieme con qualche altra squadra. Nel come stare in campo e riconoscere le cose da mettere in pratica sono i più bravi di tutti. Come continuità, qualità, completezza e fase difensiva. Faccio i complimenti a Sarri, è uno ingegnoso, ha dato il contributo al calcio facendo vedere cose nuove. È stato eletto dai calciatori e dagli allenatori stessi come uno di quelli bravi. Fa le cose fatte bene ed è giusto fargli i complimenti. Anche il Sassuolo o il Chievo hanno espresso un buon gioco perché ricercano il massimo in tutte le partite e non concedono niente in quello che hanno. Il Napoli lo ha fatto vedere, noi non siamo stati all’altezza e per cui dobbiamo far vedere il nostro massimo e se riusciremo a far questo siamo sulla stessa piattaforma. Loro hanno un punto più di noi, ma vogliamo confrontarci. L’anno scorso hanno perso e noi vinto, ma non meritavano di perdere. Spero sia una partita di livello, è un impegno difficile come quello di domenica con l’Inter. Io vivere senza scopo è un traguardo che ho già raggiunto e quindi ho la mira di fare di meglio vado li per giocare la partita e cercare di vincerla».

Il valore della partita. «È un’occasione per predire il futuro, l’unica cosa per saperlo è fare cose fatte bene, evidenziare subito qualità e dimostrare l’impegno. Sicuramente ce ne saranno altre, ma sicuramente il livello di possibilità dopo che esci da queste partite diminuisce o aumenta».

Callejon.«Ho detto ai miei difensori di anticipare la scarpata. Nel dubbio non esitare, scappa. Perché è quella la palla che fa male dove rischi di prendere gol. La scelta è una soltanto».

Cambiamento del mercato. «Andare a fare la preparazione senza aver completato la rosa può essere una difficoltà, noi la viviamo così. E visto che c’è un periodo vuoto tra la fine del campionato e l’apertura del mercato perché non sfruttarlo? Sono d’accordo, anche se faccio fatica a dargli ragione. Appena finisce il campionato inizia il mercato estivo e anche spostare il mercato di gennaio a novembre. Quando giocavamo noi c’era a novembre, perché chi non giocava due mesi dopo sarebbero potuti andare via. Secondo me è corretto, perché anche qui si va a interferire sul lavoro sul campo. crea disturbo e basta, e poi ci sta un giocatore che non è contento di far parte del gruppo e vuole cambiare o non ce la fa a gestire la concorrenza con un dirimpettaio è corretto che vada a giocare da un’ altra parte».

Sabatini e il calcio degli algoritmi. «Lui è una persona di valore che vive il calcio dalla mattina alla sera. È uno come me che se non vince non è contento. Ho sentito la conferenza ed ho capito quello che ha detto e non ha detto. Mi dispiace per quello che ha fatto, se la conclusione è questa mi sento tirato in ballo perché se la squadra avesse fatto più risultati e fosse riuscita a determinare la sua forza avrebbe avuto qualche ripensamento in più a fare quello che ha fatto. Alcune delle nostre partite non sono state all’altezza dei nostri presupposti. Lui è un sentimentale e forse questo lo ha indotto a fare questa scelta. Sono dispiaciuto e devo fare molto meglio di quello che ho fatto fino a questo momento perché lui mi obbliga in questa direzione dopo la sua scelta».

Bruno Peres. «Sta facendo bene e non lo vedo tanto diverso da quello che ha fatto nelle stagioni passate. Gli riconosco la stessa qualità, forza e continuità. Per un periodo è stato fuori, non si è allenato e noi avevamo bisogno del calciatore, ma non andiamo nelle scusanti. Lui sta facendo bene, sta facendo il suo lavoro, nella fascia destra siamo abbastanza forti».

Nainggolan. «Strootman ha giocato entrambe le partite, ha un guaio che si può risolvere ed oggi si lavorerà per questo. L’altra è una situazione da valutare e da vedere, è inutile metterla davanti prima di aver il problema. Radja ha passato un periodo in cui è stato al di sotto delle sue possibilità, ora si sta allenando bene, secondo me per tornare ad essere un calciatore forte deve continuare su questa strada. Ci deve restituire quello per cui ci ha abituato, ha un doppio impegno da dover saldare».

La trasferta vietata a Napoli. «Quando si attua una regola e si prende una posizione netta come hanno preso contro di noi bisogna capire in profondità le motivazioni. Penso che la chiusura, il recinto e la barriera invogli sempre quello che è dentro a vedere cosa c’è fuori. Ma se questo mette in discussione l’incolumità e può creare problemi non va bene. Chi ha queste intenzioni va limitato. Sulla partita con il Napoli tutti dobbiamo dare un contributo per creare un ambiente sportivo e sociale dove le persone possono vivere le passioni sportive in base ai colori che amano nella sua totalità e correttezza. L’individuo libero deve essere quello che ha possibilità di esprimersi».