Roma, Spalletti: «Pjanic e Nainggolan ci saranno. La Fiorentina è un'opera d'arte, noi abbiamo fatto un capolavoro»

Foto Tedeschi
di Redazione Sport
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Giovedì 3 Marzo 2016, 12:52 - Ultimo aggiornamento: 17:30

Nainggolan e Pjanic: «Saranno a disposizione, c'è solo Iago che ha un po' di febbre mi ha detto il dottore. Andrà valutato e oggi probabilmente non si allenerà. Daniele continua il suo recupero e non sarà convocato»

Dzeko. «Ci sono delle cose che ancora devo pensare e questa volta mi devo prendere tutto il tempo. Dzeko ha fatto bene a Empoli, si è allenato bene però c'è anche la valutazione della squadra. MI dispiace a non sono preparato oggi»

Fiorentina. «La Fiorentina? È un'opera d'arte, negli ultimi 3-4 anni sono stati bravi a fare un calcio moderno, spettacolare. Hanno creato una squadra solida e tosta, convinta di avere possibilità importanti. Io però ho
molta fiducia nei miei calciatori. Se loro sono convinti di aver fatto un'opera d'arte, io devo dire ai miei ragazzi che in queste partite hanno fatto un capolavoro nel ribaltare la situazione». 

Pallotta. «Con Pallotta ho parlato, mi è sembrato contento, carico di entusiasmo. Mi sembra una persona che ha grande voglia di fare, è quindi in sintonia con il mio pensiero. Se poi vuole anche migliorare, ha ragione, perchè bisogna avere sempre il coraggio di osare. Gli stimoli e gli incentivi fanno la loro parte, e lui è bravo a trovarli».

Rapporto con società e ambiente. «Se mi sento un pò solo nel gestire alcune questioni che spetterebbero magari alla società? Qualche giorno fa abbiamo fatto la foto ufficiale, e c'erano una trentina di collaboratori, una trentina di calciatori. Stanno tutti con me, sono tutti lì ad aiutarmi, a dirmi dove faccio bene o male, mi indicano le soluzioni. Sono in buonissima compagnia di tantissime persone - la risposta di Spalletti -. Come detto in passato, dentro la Roma c'è più di una squadra. E quella che scende in campo beneficia anche del lavoro delle altre che sono lì a preparare le cose dalla mattina alla sera. Mancava solo il presidente, ora c'è anche lui, siamo al completo». «Io prendo decisioni che riguardano il mio lavoro, che riguardano la mia area e posizione - aggiunge quindi il tecnico -. Devo decidere sulla tipologia degli allenamenti, a che ora farli svolgere... Come mangiare lo decide il nutrizionista, come curare il medico, come pulire gli scarpini il magazziniere, è tutto a posto. Io faccio e voglio fare solo quello che è il mio lavoro, e lì qualcosa voglio dire perchè poi dipende da me il risultato di quel lavoro».



 

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