Roma, Spalletti: «I tifosi mi hanno fatto pagare il conto. Totti deve fare il vicepresidente»

Roma, Spalletti: «I tifosi mi hanno fatto pagare il conto. Totti deve fare il vicepresidente»
di Gianluca Lengua
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Lunedì 29 Maggio 2017, 20:24 - Ultimo aggiornamento: 30 Maggio, 00:36

«Totti? Gli devono far fare il vicepresidente della Roma, è quello che lui vuole. I fischi di ieri? Mi hanno fatto pagare il conto. Il Napoli di Sarri gioca un calcio da paradiso, ma non parli dei nostri rigori». Così Luciano Spalletti in un'intervista che andata in onda integralmente lunedì sera nel corso della trasmissione di Sportitalia La Partita Perfetta. L'intervista, realizzata da Daniele Lo Monaco, ha visto l'allenatore della Roma nei panni del docente modello Coverciano pronto ad illustrare, con l'aiuto dei filmati, alcune azioni chiave della sua squadra, ma non solo: «In fase difensiva non sempre con la Roma abbiamo fatto bene, c'è mancato soprattutto il lavoro del ritiro, dove avevo solo Manolas... Chi è più bravo in difesa? A lavorare meglio sono stati Sarri e Allegri. La squadra di Gasperini ha avuto uno strapotere fisico imbarazzante, che belli i tagli di Callejon e i lanci di Insigne». Spalletti annuncerà il suo futuro domani in una conferenza stampa: «Dirò cose molto importanti, la prima di tutte è che la Roma è in Champions. Di Francesco? Ne parlerò domani... Il futuro? Avevo detto che ero venuto per finire il mio lavoro: il lavoro è stato sistemato, la conclusione è stata questa qui. La Roma era in un brutto momento, sono venuto per ricreare i presupposti. Non abbiamo vinto, ma chi vuole interpretarla come una sconfitta questo secondo posto, deve sapere che abbiamo lavorato tantissimo per raggiungere la sconfitta di ieri». Infine, su Totti. «Io il sentimento allo stadio l'ho subito... Da un anno e mezzo me lo ricordano tutti quello che ho fatto... Quello che abbiamo visto allo stadio. Mi è stato presentato il conto. Ma io sono l'allenatore e devo fare delle scelte. Certe parole le ho usate per dare stimoli alla squadra. L'esaltazione lui non l'ha subita perché se l'è guadagnata sul campo perché ha vinto con campioni che non l'hanno subita. In una Roma dove di campioni ce ne sono un pochino di meno e che subiscono il morso di una piazza così importante è difficile. C'è qualcuno che se lo fai giocare in quello stadio all'ultimo gradino dell'Olimpico inciampa... Come è stato con Emerson all'inizio o Dzeko in alcuni momenti che non riusciva ad esprimersi e vedeva tutta questa passione, questo amore...»

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