Torino, Ventura: «All'Olimpico troveremo una squadra arrabbiata. Totti? Uno dei più grandi in assoluto, mi dispiace»

Giampiero Ventura
di Redazione Sport
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Martedì 19 Aprile 2016, 11:20 - Ultimo aggiornamento: 13:08
«Non è importante andare una volta in Europa, bisogna stabilizzarsi». Il Torino prepara la trasferta dell'Olimpico contro la Roma con il desiderio di proseguire l'ottimo momento. «Quella di domani è una partita stimolante - spiega Giampiero Ventura - a Bologna eravamo padroni della situazione, la lettura degli spazi era buonissima: il passaggio successivo sarebbe riuscire a fare lo stesso contro i giallorossi. Incontreremo una squadra arrabbiata e sarà per noi un’occasione d’oro per vedere a che punto siamo sotto il profilo caratteriale».

La Roma è ancora in corsa per il secondo posto e, dopo il pareggio con l'Atalanta, profonderà energie extra per riprendere la marcia. «Il nostro problema non è la Roma ma noi stessi. Nelle ultime sei partite l'Inter ha perso solo con noi: se giochi per vincere, come facciamo, allora tutto è possibile».

Anche contro la Roma dell'amico Spalletti, alle prese con il caso Totti: «Difficile valutare - commenta in modo diplomatico Ventura - da un lato c'è Spalletti, che è stato mio giocatore ed è un mio amico. Dall'altra un giocatore che è uno dei più grandi in assoluto. Sono dispiaciuto». Il tecnico granata deve fare i conti con i numerosi infortuni. «Abbiamo convocato due giovani della Primavera (Edera e Candellone, ndr), Maxi Lopez ha la febbre alta.
Siamo rimasti questi, Belotti che avrebbe rifiatato già con il Bologna giocherà. Maksimovic? Se starà bene giocherà, ma ho paura a dirlo: l'ultima volta Maxi Lopez ha detto 'se non gioco io non si vince' ed ora è in clinica».
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