Roma, Totti il salvagente: gli applausi sono solo per lui

Roma, Totti il salvagente: gli applausi sono solo per lui
di Alessandro Angeloni
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Sabato 9 Gennaio 2016, 23:04 - Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 01:14

Totti il salvagente. Anche se gioca una ventina di minuti e la Roma nemmeno riesce a vincere contro il Milan. Totti serve (o serviva), serve sempre. Perché una volta ti fa la giocata, anche se ora, che il colpo è rimasto in canna (non giocava da 105 giorni, si stava ancora a maniche corte), la giocata non arriva; serve perché ha carisma e può dare un impulso positivo alla squadra, ma questi giovanotti avrebbero bisogno di altri impulsi e Francesco, a quanto pare, non basta. Serve, come contro il Milan, per placare l'ira dei tifosi, che fischiano la squadra e continuano ad avere un atteggiamento di distacco nei confronti della società. Il pubblico chiama un solo nome: Francesco Totti, un capitano c'è solo un capitano. A questo - per magia - è servito stavolta: entrato lui, il lato Sud (ormai la Curva non c'è più) ha cominciato a riprendere fiato a intonare la voglia di Roma. Un Totti calma persona, appunto, salvagente.

Dentro il campo, un paio di tentativi di giocata, qualche palla persa e poco più. La condizione fisica è quella che è e la squadra di sicuro non ti aiuta. Una volta era lui ad soccorrere gli altri, ora ha bisogno di stare in un gruppo che fila, invece la squadra non fila per niente o lo fa per pochissimi minuti. Totti entra e porta un pizzino a Nainggolan, un foglio di carta scritto tutto di un fiato da Garcia. Totti postino da C'è posta per te. Lo avevamo già visto da Maria de Filippi, all'Olimpico, sinceramente, mai. E ne avremmo fatto a meno.  

 

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