Roma, una stagione con la porta chiusa: ​18 clean sheet in campionato

Roma, una stagione con la porta chiusa: 18 clean sheet in campionato
di Alessandro Angeloni
2 Minuti di Lettura
Domenica 20 Maggio 2018, 23:15 - Ultimo aggiornamento: 23:50
dal nostro inviato 
REGGIO EMILIA Si chiamano clean sheet, il solito inglesismo per dire semplicemente che la porta è stata mantenuta inviolata. Ecco, chiamiamolo come ci pare, ma il dato è questo: la porta della Roma è rimasta immacolata per diciotto volte in campionato e cinque in Champions League. A questo dato partecipa anche Skorupski, che si porta a casa - al Mapei Stadium - il diciottesimo clean sheet in campionato, il resto è roba di Alisson e, ovviamente vale per entrambi, di tutto il resto della banda. Ventitré volte in totale, un bel dato per Di Francesco, accolto a Roma con l’etichetta di zemaniano (quarta trasferta consecutiva per la Roma senza gol al passivo, cosa che non si verificava dallo scorso ottobre, 12 trasferte e zero gol in campionato, la migliore in Europa).

Ecco, Zeman 23 partite senza subire gol forse le faceva in due o tre stagioni. Di Francesco è zemaniano per affetto, per riconoscenza verso il boemo, non nei fatti. La Roma chiude come seconda difesa del campionato, davanti c’è solo la Juventus, che ha fatto meglio, incassando quattro quattro gol. La differenza vera è là davanti, dove lo zemaniano Di Francesco, sulla carta, doveva dare di più. Queste almeno erano le aspettative di tanti. La Roma, come numero di reti fatte, è la peggiore delle prime cinque in classifica. Sessantuno gol segnati in campionato contro gli 86 della Juve, i 77 del Napoli, gli 89 della Lazio e i 64 dell’Inter, arrivata al quarto posto al fotofinish. Non a caso, i prossimi investimenti sono proprio in attacco. Con Schick rivedibile, Defrel non giudicabile, El Shaarawy e Perotti a singhiozzo e con under vero accolto solo dafebbraio in poi. L’unico a chiudere in doppia cifra è stato Dzeko. Troppo poco per un campionato da vertice.   
© RIPRODUZIONE RISERVATA