A sentire Hierro, e alla luce degli efficaci 'catenaccì esibiti nella prima tornata di incontri dalle cosiddette 'piccolè contro le sedicenti 'grandì, non sarà una partita facile.
Scardinare il probabile muro difensivo della squadra asiatica può diventare complicato. «L'Iran - aggiunge il ct spagnolo - è una squadra con le idee chiare, molto fisica e con un buon possesso palla. Dovremo essere bravi, attenti e compatti, per trovare la via del successo». L'ultima battuta della conferenza stampa, l'ex libero del Real Madrid l'ha riservata a David De Gea, apparso assai svagato contro il Portogallo, tanto da provocare il momentaneo 2-1 dei lusitani. «Giocherà domani - taglia corto Hierro -. Abbiamo piena fiducia in lui. È fra i tre migliori portieri del mondo». Per Andres Iniesta, invece, si delinea «un'altra finale». «Contro l'Iran - dice l'asso che ha già annunciato di lasciare il Barcellona e la Nazionale dopo il Mondiale - sarà una partita che, in caso di esito positivo per noi, ci permetterebbe di metterci molto bene nella classifica del Gruppo. Però, vincere non sarà semplice». Secondo Iniesta, la Spagna «è una squadra unita e lo ha dimostrato negli ultimi anni». «Ci conosciamo da tantissimo tempo e, soprattutto, abbiamo fiducia in quello che facciamo - sottolinea -. Contro il Portogallo abbiamo subito troppi gol? Abbiamo un dispositivo di difesa molto collaudato e ottimi elementi. Come individualità siamo i migliori in difesa».
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