Francia, tre hooligan russi in carcere, 20 espulsi, uno di loro vicino a Putin e nel comitato dei Mondiali 2018

Francia, tre hooligan russi in carcere, 20 espulsi, uno di loro vicino a Putin e nel comitato dei Mondiali 2018
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Giovedì 16 Giugno 2016, 20:05 - Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 20:40

Tre tifosi russi in carcere e venti espulsi. È sempre più 'guerra freddà tra Parigi e Mosca: il bilancio delle guerriglie hooligan nella prima settimana degli europei di calcio vede infatti i supporter arrivati in Francia da Mosca tristemente protagonisti. Per tre ultrà, di età compresa tra 28 e 33 anni - colpevoli di aver partecipato ai violenti scontri di sabato a Marsiglia -, è scattata la prigione a 12, 18 e 24 mesi senza condizionale, più due anni di divieto d'ingresso nel territorio francese. Tra i provvedimenti presi dalla prefettura c'è anche l'espulsione di altri venti russi, inviati nel centro di detenzione amministrativa del Canet in attesa dell'accompagnamento alla frontiera previsto per lunedì. In entrambi i casi, si tratta di componenti del gruppo di 43 persone intercettato martedì mattina in un hotel di Mandelieu-la-Napoule, mentre si preparava a partire per Lille su un pullman privato. I loro compagni di viaggio, hanno precisato le autorità, sono stati rimessi in libertà dopo le necessarie verifiche. Colpito dal provvedimento di espulsione Aleksandr Shprighin, capo dei tifosi russi, noto fan della Dinamo Mosca, il cui volto compare in diverse foto addirittura a quello del presidente Vladimir Putin.
 

 


Shprighin è anche membro del comitato moscovita dei mondiali di calcio 2018 - appuntamento a cui la Russia tiene in particolar modo - e sarebbe un ex collaboratore dell'istrionico leader del partito liberaldemocratico (di impronta nazionalista) Vladimir Zhirinovski, e del figlio di questi, Igor Lebedev (lo stesso che aveva difeso gli ultrà di casa. Soprannominato 'Comanchè, il capo tifoso avrebbe un orientamento politico di estrema destra e in una foto è immortalato mentre fa il saluto nazista. L'Associazione panrussa dei tifosi da lui presieduta riceve agevolazioni dalle autorità statali per assistere alle partite di calcio della nazionale all'estero. Quanto basta per alimentare la tensione con Mosca, che già aveva alzato i toni chiedendo chiarimenti sul trattamento dei suoi tifosi. Il cerchio comunque si stringe intorno ai tifosi violenti: il bilancio complessivo finora parla di 323 arrestati, 196 dei quali sono poi stati trattenuti in stato di fermo. Per 24 di loro è scattata l'espulsione, mentre 14 sono stati condannati a pene detentive, con o senza condizionale. Alla stazione di Carcassonne, c'è stato poi un altro arresto di persona a rischio.
Non un hooligan, ma un giovane di 22 anni islamista radicale pronto a lanciarsi in un attacco all'arma bianca contro turisti inglesi, americani e russi. Il ragazzo, trovato in possesso di un coltello e di un machete, è in stato di fermo con l'accusa di «associazione a delinquere per fini di terrorismo». Era schedato 'S', ovvero come individuo radicalizzato potenzialmente pericoloso, ed ha ammesso la sua intenzione di colpire i turisti, e un futuro progetto di attaccare anche le forze dell'ordine. La tensione resta sempre alta.

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