Sarri guarda allo scudetto: «Così possiamo battere chiunque. L'espulsione? Vediamo cosa scrivono sul referto»

Sarri guarda allo scudetto: «Così possiamo battere chiunque. L'espulsione? Vediamo cosa scrivono sul referto»
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Sabato 10 Febbraio 2018, 23:38 - Ultimo aggiornamento: 23:41

«Nella ripresa l'abbiamo riportata sul palleggio, la nostra natura, e abbiamo fatto meglio. Vedere il mio Napoli dall'alto nella ripresa mi ha dato gusto». Commentando dai microfoni di Premium Sport il successo del suo Napoli sulla Lazio, Maurizio Sarri trova anche il modo di scherzare sulla propria espulsione, avvenuta al 45' per proteste eccessive nei confronti dell'arbitro dopo un'ammonizione al biancoceleste Milinkovic Savic. «Abbiamo fatto un primo tempo con più nervosismo del solito e non giocando il nostro calcio - ammette Sarri -, trascinando la partita sul piano fisico in cui loro sono superiori a noi. Abbiamo fatto un mese in cui ci siamo allenati con maggiore intensità: all'inizio forse abbiamo un pò pagato i carichi di lavoro, ma ora cominciamo a raccogliere i frutti. Ma più che fisicamente, oggi il calo del primo tempo è legato al nervosismo scaturito dall'infortunio di Ghoulam, che ci ha particolarmente scosso dal punto di vista emotivo». Che ne pensa di Mario Rui. «Sta venendo fuori: non ha la forza di Ghoulam in fase di spinta - risponde Sarri -, ma è un giocatore rapido, attento difensivamente e dotato tecnicamente». Cosa pensa dell'espulsione? «Ero arrabbiato perché ho detto che quello non era un fallo da giallo ma da rosso, testuali parole, e vorrei capire cosa scriveranno nel referto e che motivazioni daranno al mio allontanamento». Avendo mantenuto il primato, ora c'è il rischio di vertigini per il Napoli? «Come la squadra, anche il pubblico è molto più maturo di qualche anno fa». Come si pone adesso nei confronti dell'Europa League? «Ora vediamo come siamo usciti da questa partita, vediamo quanti ne possiamo alternare, anche se siamo limitati a livello numerico, spero che l'infortunio di Chiriches sia qualcosa di molto veloce. Cercheremo di accettare lo stress fisico ma che il prossimo impegno non sia così duro dal punto di vista mentale».

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