Sassuolo, Iachini: «Le mie 4 settimane qui, contro i 5 anni di Eusebio»

Sassuolo, Iachini: «Le mie 4 settimane qui, contro i 5 anni di Eusebio»
di Vanni Zagnoli
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Venerdì 29 Dicembre 2017, 15:54 - Ultimo aggiornamento: 17:58
Con 4 vittorie in 6 partite ufficiali (le sconfitte a Firenze e, in coppa Italia, a Bergamo), è bastata l’esperienza di Beppe Iachini al posto del romano Cristian Bucchi per cambiare faccia alla stagione del Sassuolo. Ha battuto il Bari in coppa, il Crotone e l’Inter al Mapei (dove i neroverdi avevano segnato una sola rete, con il tecnico debuttante), la Sampdoria a Genova. Domani c’è la sfida più delicata, la Roma all’Olimpico.
“Diamo continuità al percorso di lavoro - racconta -, consapevoli del fatto che ancora non abbiamo fatto niente. Quattro settimane non sono equiparabili ad anni di conoscenza e cura dei dettagli. Andiamo “sotto” per costruirci la nostra organizzazione, che possa essere quasi perfetta sempre: le mie squadre vanno in campo con quanto si è studiato in settimana, con intensità e spirito, cuore, attenzione e concentrazione, con cui costruire i risultati”. 
In trasferta i neroverdi avevano vinto a Cagliari, Ferrara e Benevento, con Bucchi. Escluse le prime 5, solo il Bologna si è imposto più volte, fuori casa. “Affrontiamo una Roma forte, che sta facendo un gran campionato. Eusebio è molto bravo, dà la sua impronta di gioco, dovremo ripetere la partita quasi perfetta: contro avversari così basta un dettaglio, la giocata di un singolo per metterla sul binario sbagliato. Hanno la miglior difesa del campionato, segnano anche tanto e fanno grandi cose in Champions. La Roma si presenta da sola, occorre una gara importante, individualmente e collettivamente”.
Di Francesco non ha allenato solo un dei probabili titolari, il centrale difensivo Goldaniga, a segno contro il Crotone. E fra i panchinari, unicamente il terzo portiere Marson, il brasiliano Rogerio, l’esterno Cassata e l’ex romanista Frattesi. “Eusebio ha condiviso con i nostri giocatori anni importanti - sottolinea Iachini -. Stiamo però preparando la nostra partita, mi aspetto di vedere i nostri principi: con l'Inter alcune circostanze non mi sono piaciute, la scorsa settimana però c’era stata anche la coppa Italia e ci ha impedito il lavoro fisico. Nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo, occorre migliorare nell'ultimo passaggio”.
L’esordio in campionato di Iachini era stato traumatico, 3-0 a Firenze, le tre vittorie consecutive erano inattese. “Un po' d'esperienza ce l'ho, avevo detto di non avere la bacchetta magica, ma che dopo due partite avrei fatto delle valutazioni. Mi sono fatto l'idea di cosa dovevamo fare, i ragazzi hanno dato disponibilità e si sono subito legati al progetto tattico, ci hanno creduto, i risultati sono una conseguenza. Ma non è che adesso siamo diventati tutti scienziati, battiamo il ferro finchè è caldo. Miglioriamo in organizzazione, compattezza e tempi di gioco. Sbagliamo ancora nel riconoscere le posizioni, mentre nei movimenti offensivi, sulle verticalizzazioni e nei tempi di smarcamento c’è ancora da conoscersi, per creare più occasioni da gol”.
Al Sassuolo mancano per un’altra settimana Adjapong e Biondini, mentre servirà ancora un mese per Sensi e Dell’Orco e addirittura 5 per Letschert. “Non recuperiamo nessuno, in più Scamacca ha avuto un po' di influenza”.
A ogni sessione di mercato, i neroverdi sono sempre molto richiesti. “So quello di cui ci può essere bisogno, non andrà via nessuno, a parte Paolo Cannavaro, e quindi al suo posto qualcuno deve arrivare. Poi vedremo se ci sarà modo di inserire qualcosa. Se sbagli in agosto puoi rimediare a gennaio, se sbagli a gennaio rimani con una rosa corta, il mercato di riparazione è l'ultimo salvagente per affrontare il ritorno con serenità. Ma sono convinto che con questo gruppo possiamo prenderci delle soddisfazioni”.
Tra i meno brillanti c’è Berardi, alla peggiore delle 6 stagioni in neroverde, con un gol in campionato (su rigore alla Lazio) e un altro in coppa Italia, su 16 partite. Di Francesco lo voleva in estate, il ds Angelozzi lo valutava 40 milioni, a giugno potrebbe partire per 20 e piace sempre anche all’Inter e al Napoli. Contro la Roma diede spettacolo, con gol e assist, ma anche sbagliò un rigore. Si attende il suo acuto e pure il vecchio maestro lo aspetta. Unitamente a Iachini, mago del controgioco e (quasi) mai senza cappellino.







 
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