Sassuolo-Torino rinviata per nebbia a gennaio. Frosinone travolto a Palermo: 4-1

Sassuolo-Torino rinviata per nebbia a gennaio. Frosinone travolto a Palermo: 4-1
di Vanni Zagnoli
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Sabato 12 Dicembre 2015, 17:31 - Ultimo aggiornamento: 22:56
Dopo Genoa-Bologna, il sabato di serie A ha visto la vittoria a valanga del Palermo sul Frosinonee il rinvio per nebbia di Sassuolo-Torino. 

Sassuolo-Torino
“Nebbia in val padana…”, cantavano Cochi e Renato Pozzetto, negli anni ’70, al culmine della celebrità. Da settimane la foschia è rituale in Emilia, la coltre nel pomeriggio era talmente spessa che l’arbitro Celi ha procrastinato l’inizio. Sperava che la visibilità migliorasse, nulla, rinvio dopo mezz’ora di pazienza. Era la partita del potenziale quarto posto del Sassuolo, della sfida a un Torino altrettanto propositivo, del confronto fra i maestri di calcio Eusebio Di Francesco (tra i più giovani della serie A, classe ’69) e il 67enne Ventura, secondo solo a Reja, 70 anni, come longevità. Ancora incerta la data del recupero, che probabilmente si giocherà a gennaio.


«Avevo programmato tutto - sorride il tecnico torinista -, batterò il record di panchine consecutive con il Torino, di Radice, nel derby di coppa Italia, mercoledì. Saranno 194». Il Toro insegue un trofeo, manca dal ’93, quando con Mondonico e il centravanti Silenzi battè in finale la Roma, Ventura ha voglia di alzare una coppa o almeno di bissare l’avventura in Europa della scorsa stagione.


Palermo-Frosinone 4-1
Il pomeriggio, allora, è caratterizzato dallo scontro salvezza tra Palermo e Frosinone, stravincono i rosanero, 4-1 e adesso sono i ciociari a perdere certezze. Erano partiti al meglio, fra le neopromosse, ora persino il Carpi sta meglio sul piano psicologico. E’ Ballardini a respirare e ad allontanare il ritorno di Iachini, ingiustamente esonerato dal presidente Zamparini.

Al Barbera finisce 4-1 più due pali, occasioni, reti convalidate ingiustamente, espulsioni "ritrattate", esclusioni eccellenti e persino una papera di Sorrentino, che in genere è da nazionale. Gilardino è in panchina, gioca il serbo Djurdjevic, subito fermato dal palo, come lo svedese Hiljemark: sono i 10 i legni colpiti dai rosanero, record stagionale. Segna Goldaniga al 5’, complice un tocco di mano e il fuorigioco sfuggito all’arbitro Doveri. Raddoppia Vazquez, servito dal bulgaro Chochev. Al 25’ Dionisi da fuori sorprende Sorrentino e Sammarco infila il 2-1 in tap-in. Al 40’ fallo di Gori, scambio di persona e doppio giallo per Blanchard, ma il guardalinee corregge l’arbitro, in 3’. Nella ripresa la magia del macedone Trajkovski chiude la partita, infine il poker di Gilardino, 33enne in ribasso, e le contestazioni (strameritate) a Zamparini.

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