Abatantuono: «L'effetto Inzaghi si vede sul Milan, ha portato una folata di energia. Può essere l'anno della Roma»

Abatantuono: «L'effetto Inzaghi si vede sul Milan, ha portato una folata di energia. Può essere l'anno della Roma»
di Emilio Buttaro
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Venerdì 24 Ottobre 2014, 15:51 - Ultimo aggiornamento: 17:20
In questi giorni è sul grande schermo con "Soap Opera", il film che ha aperto il Festival del Cinema di Roma. A margine della presentazione bolognese della pellicola, Diego Abatantuono parla volentieri di calcio, sua grande passione ed ovviamente del Milan, di cui da sempre è tifoso doc.



Si sente davvero l’effetto Inzaghi?

«Più che si sente, si vede! Con Allegri noi abbiamo passato il primo anno durante il quale avevamo una squadra che era la più forte in assoluto del campionato, quindi era più facile vincere che perdere. Man mano che la rosa è stata sfoltita, è venuto fuori il tipo di gioco che dava l’allenatore e lì non mi sono più divertito. Anzi, mi sono divertito poco il secondo anno, niente il terzo».



Cosa ha saputo dare Inzaghi al nuovo Milan?

«Direi, una folata di energia, un colpo di allegria. Adesso anche se facciamo quattro gol e ne prendiamo tre mi diverto, se ne facciamo tre e ne prendiamo quattro mi diverto meno ma comunque ho visto sette gol. Mi piace, possiamo arrivare anche sesti o settimi ma mi diverto».



E' rimasto più impressionato da Menez o da Honda?

«Mi hanno sorpreso più che impressionato perché li avevo visti giocare tutti e due. Honda ha fatto sei gol senza rigori e allora impressiona più il numero di gol. C’è un gioco di squadra, quindi non vedi le prodezze di Honda, magari vedi il colpo di tacco di Menez. Diciamo che fanno parte di un gioco divertente nel quale sia l'uno che l'altro sono fondamentali».

Il Milan può essere una squadra da podio?

«Credo che quest’anno faccia molta fatica. Dipende, se il podio è inteso come divertimento allora sì, è da podio. Se invece si guarda alla classifica non lo so anche perché c’è solo un posto a disposizione».



E per lo scudetto dice Juve o Roma?

«Era meglio la Juve perché aveva l’allenatore più forte mentre quello della Roma era alla sua prima esperienza in Italia. Quest’anno a mio avviso sul piano della gestione la Juventus si è indebolita…E poi da un punto di vista statistico non può sempre vincere, quindi potrebbe essere l’anno della Roma».



Conte è l'uomo giusto per la Nazionale?

«Diciamo che è un uomo giusto anche se a mio avviso ce ne sono altri nel mondo che avrebbero potuto guidare la Nazionale. Sicuramente parliamo di un bravissimo allenatore che in azzurro potrebbe far bene».