Allegri ride, Garcia fa la conta Pioli e Benitez un passo indietro

Allegri ride, Garcia fa la conta Pioli e Benitez un passo indietro
di Massimo Caputi
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Lunedì 24 Novembre 2014, 06:11 - Ultimo aggiornamento: 18:30
L'esultanza di De Rossi e compagni al fischio finale la dice tutta sull'importanza del successo di Bergamo. Fiaccata dai continui infortuni, limitata da una condizione fisica non ottimale, la Roma, nonostante tutto, si mantiene aggrappata, con le unghie e con i denti, al secondo posto. La squadra di Garcia da la sensazione di essere involuta, capace solo a tratti di esprimere il gioco e le qualità di un tempo. Con l'Atalanta ha sofferto la corsa e la grinta degli avversari, nel secondo tempo raramente è riuscita a gestire il pallone, e ancor meno si è resa pericolosa. Segnali preoccupanti per chi deve inseguire una Juventus schiacciasassi, ma quell'esultanza va oltre la valutazione tecnica. È il segnale che i calciatori, conoscendo le loro momentanee difficoltà, sanno quanto quel tipo di successi, ottenuti con carattere e determinazione, pesano e potranno pesare in attesa di tempi migliori. Mentre la Roma è sempre più incerottata, la Juventus da ampio sfoggio della sua attuale forza. Vedendola passeggiare autoritaria e tonica sulla Lazio la sua superiorità è apparsa ancora più evidente. Il passaggio da un modulo all'altro è stato assorbito al meglio, l'ha addirittura migliorata. La squadra di Allegri si muove con passo sicuro, brillante e reattiva, illuminata dalle magie di Pogba e resa imprevedibile dai guizzi di Tevez. Ne sa qualcosa la Lazio uscita ridimensionata dal confronto, colpevole di troppa presunzione. Ciò che brucia non è la sconfitta in se, è il modo. Con la Juventus si può perdere ma senza concedersi indifesi e impotenti. Pensare di giocare contro tutti alla stessa maniera, senza tener conto dei propri limiti e delle qualità altrui, è un errore evidente. Certe sconfitte possono servire e la Lazio può e deve farne tesoro, quello che proprio non riesce al Napoli. Con il Cagliari la formazione di Benitez ha frenato la sua corsa cadendo nei vecchi errori che ne confermano i limiti.