LE COLPE DI RUDI
Esclusi i calci di rigore, la Roma non segna su azione con una punta (Totti) dal 22 febbraio, gara di Verona contro l'Hellas. Doumbia, acquistato per rafforzare il reparto, è stato mandato in campo a sette dalla fine e in dodici minuti complessivi di gioco ha toccato un solo pallone, a centrocampo. Se un mese fa Seydou meritava comprensione, ora non può esser più salvato. Ha avuto tempo per prepararsi, per capire ma tutto sta risultando inutile perché forse non c'era proprio spazio per un qualsiasi miglioramento. Sarebbe fin troppo facile, e comodo, sparare - però - sulla Croce Rossa e scaricare sulle spalle dell'ivoriano tutte le responsabilità per l'ennesima mancata vittoria. Iturbe è stato inutile, Ljajic fumoso e Totti, al di là del rigore, ha fatto davvero poco. Mancano gli Spaccaporte, si sa, ma manca anche il gioco per mettere in azione gli attaccanti. E qui il discorso chiama in causa, anche o soprattutto, Garcia. Il quale da troppo tempo non riesce a far girare a dovere la propria squadra. Tutto troppo prevedibile, tutto troppo scontato lì davanti. La Roma non sa giocare nè di rimessa nè tenendo palla. Non è organizzata tatticamente ed è scarsa tecnicamente. L'incredibile serie di unoauno (sette) conferma che è una mezza squadra. La sua collezione di mezzi risultati, la pareggite, lo conferma. Basterà cambiare mezza squadra per tornare a vedere la Roma? Intanto, è cominciato un triste scaricabarile.