Stop di 5 turni per Denis. Tonelli: «Non ho
offeso nessuno, colpito da un vigliacco»

Stop di 5 turni per Denis. Tonelli: «Non ho offeso nessuno, colpito da un vigliacco»
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Lunedì 27 Aprile 2015, 13:04 - Ultimo aggiornamento: 21:54

Cinque giornate di squalifica: questo costa all'atalantino Denis il pugno sferrato a Tonelli ieri nel dopo partiti di Atalanta-Empoli. Ma il Giudice Sportivo ha fermato anche il difensore dei toscani per un turno per «espressione intimidatoria» («Ti ammazzo a te e alla tua famiglia») rivolta all'attaccante nerazzurro.

Dopo lo scontro di ieri la giornata si era aperta con la notizia dell'intenzione, da parte di Tonelli, di procedere con la denuncia penale nei confronti dell'argentino. Poco dopo Denis, dal canto suo, era tornato alla carica su Instagram. Foto con la famiglia e messaggio: «Che un collega ti dica in campo ti auguro a te e alla tua famiglia la morte dopo che è finita la partita... mi ha minacciato davanti a mio figlio!!», scrive l'attaccante.

L'IRONIA DI MARINO
«Sono un fedelissimo di Papa Francesco e, per sdrammatizzare, vorrei ricordare che disse: “Se il dottor Gasparri - mio amico - offendesse mia madre, gli darei un cazzotto”. Qua non si parla di provocazioni, non siamo di fronte a banditi. Il gesto è assolutamente deprecabile e non costituisce un esempio ma non vorrei si facesse giustizialismo È una reazione di adrenalina dopo una partita molto sentita e anche la società prenderà provvedimenti». Così il dg dell'Atalanta, Pierpaolo Marino, a Radio Anch'io Sport (RadioRai), dopo il pugno rifilato dall'atalantino Denis all'empolese Tonelli, ieri negli spogliatoi di Bergamo.

«Dopo le parole di Maccarone abbiamo sottolineato la provocazione a monte, le minacce verbali di morte di Tonelli al nostro centravanti - sottolinea il dirigente atalantino ai microfoni di Radio Anch'io Sport - Denis sarà punito come è giusto che sia, mi auguro ci sia una squalifica giusta».

Marino passa poi a ricostruire la vicenda spiegando il perché del gesto del suo giocatore. «Le provocazioni di Tonelli sono avvenute in campo e al rientro nel sottopasso. Denis è stato atteso, dopo le interviste rituali, mentre era in compagnia del figlio raccattapalle ed è stato minacciato di morte, le minacce erano rivolte anche al figlio e alla famiglia. La provocazione c'è stata, in Procura federale sono molto attenti, mi meraviglierei se non fosse stato refertato anche questo».

IL RICORSO DELL'EMPOLI
Il difensore dell'Empoli Lorenzo Tonelli è stato squalificato per un turno dal Giudice Sportivo e appena appreso della decisione, la società azzurra «ha deciso che presenterà ricorso».

LA REPLICA DI TONELLI
«In attesa della mia conferenza stampa ci tengo a dire che non ho minacciato nessuno tanto meno un
calciatore/padre con un bambino accanto». Lo dice difensore dell'Empoli, Lorenzo Tonelli, con una nota sul suo profilo Facebook, nega di aver minacciato l'attaccante dell'Atalanta German Denis
«Vengo da una famiglia -aggiunge il difensore dell'Empoli- che mi ha insegnato educazione e rispetto, la mia famiglia (mio nonno mio padre
mio zio sono medici) salva le vite, non ammazza nessuno! Non ho voluto dire niente fino adesso perché non essendo colpevole non avevo il bisogno di giustificarmi a differenza di quello che hanno fatto altri! Ho preso un cazzotto a tradimento da un vigliacco che è pure scappato e non ha avuto il coraggio di affrontarmi, e nonostante questo sono
stato pure squalificato...questa è la giustizia! Ma adesso dico basta! Basta ad accuse ingiuste, basta all'ingiustizia in generale. No alla violenza! Nella conferenza stampa dirò per filo e per segno ciò che è successo! Grazie a chi mi ha scritto a chi mi ha
sostenuto e a chi crede in me! No alla violenza», conclude Tonelli.

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