La Roma accelera prima di cena a Bergamo e fa capire alla Juve che la corsa per il titolo rimane apertissima. Il terzo successo esterno in campionato è fondamentale perché conquistato nel periodo meno favorevole: tanti assenti e diversi giocatori non al top. Il gruppo di Garcia, mostrando carattere e umiltà, è stato comunque capace di supera l'Atalanta. Addirittura in rimonta, mai accaduto in questa stagione: 2 a 1, come al Tardini contro il Parma il 24 settembre, per l'ultima vittoria fuori casa. Digiuno, dunque, interrotto dopo due mesi.
INFORTUNI E LACUNE
Senza Maicon, Castan e Balzaretti, titolari un anno fa, e senza Yanga-Mbiwa non c'è più la difesa.
EREDE DEL CAPITANO
L'Atalanta nella ripresa avrà una chance con Stendardo e un'altra clamorosa, su gaffe di De Rossi, con Moralez. Due conclusioni a lato. Nella cronaca della ripresa non è da sottovalutare lo stop di Torosidis, fuori dopo 4 minuti per una pizzicata al polpaccio (quattordicesimo infortuno muscolare). Debutta il diciannovenne Somma che a destra va subito meglio di Cole a sinistra. A Mosca, martedì sera in Champions contro il Cska che ha perso sul campo del Krasnodar, Garcia proverà a recuperare Maicon. Torosidis sembra out, anche perché non era al meglio già prima di scendere in campo. In attesa della partita in Russia, il tecnico giallorosso ha fatto un po' di turnover, proseguito poi in corsa. Gervinho è rimasto in panchina, Florenzi e Keita sono entrati durante il secondo tempo rispettivamente per Iturbe, ancora opaco, e Ljajic. Che nel pomeriggio di Bergamo si è trasformato in Totti, rimasto a Roma perché squalificato. Gol e assist. Per recitare sul palcoscenico come di solito fa il capitano. Del resto è rimasto a Trigoria proprio perché Garcia e Sabatini lo considerano il possibile erede di Totti.