Il momento della squadra, osserva, non può essere considerato negativo: «Dopo 3 vittorie di fila e un pareggio a Milano contro l'Inter, che ci ha raggiunto al 93', mi sembra esagerato chiedere se questa sia la strada giusta. Abbiamo perso in Europa League giocando su un campo sintetico. Io sono qui per costruire qualcosa, per vincere più di una volta ogni 25 anni», dice il tecnico spagnolo nella conferenza alla vigilia della gara con il Verona.
«Tutte le squadre hanno difetti, la nostra non ha recuperato il livello dello scorso anno. Ma sono fiducioso al 100%, la squadra recupererà la voglia di vincere. Siamo in corsa su 4 competizioni, possiamo far bene su tutti i fronti», dice il tecnico iberico, fermamente convinto che la rosa vada gestita con attenzione in una stagione ricca di impegni. «Il turn over è fondamentale per poter arrivare fino alla fine in tutte le competizioni. I giocatori scesi in campo a Berna sono calciatori di massimo livello per l'Europa, nel primo tempo abbiamo creato tante occasioni per andare in vantaggio e se avessimo segnato -dice- la partita sarebbe cambiata».
«Abbiamo tanti giocatori che devono ancora recuperare il livello dello scorso anno, quando hanno dimostrato il loro vero valore», aggiunge aspettandosi un contributo diverso da elementi determinanti.
In attesa della “guarigione”, il Dna della squadra non cambierà: «L'unica possibilità che ha il Napoli per ridurre il gap con le altre realtà è giocare per vincere con un calcio offensivo», afferma prima di soffermarsi sui rapporti con il presidente Aurelio De Laurentiis e con la piazza. «Sento sempre il presidente, parlo tanto con Aurelio e lui è sempre il benvenuto quando vuole venire. Il mio attaccamento alla città non è in discussione, sin dal primo giorno come quello della squadra e del mio staff. Lo ripeto, dobbiamo essere tutti uniti, tutti insieme spalla a spalla».