L'aquila riprende il volo. La Lazio domani contro il Bologna ricomincia da un gruppo consolidato e da Pioli, che è stato il vero artefice del 3° posto

L'aquila riprende il volo. La Lazio domani contro il Bologna ricomincia da un gruppo consolidato e da Pioli, che è stato il vero artefice del 3° posto
di Emiliano Bernardini
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Venerdì 21 Agosto 2015, 06:04 - Ultimo aggiornamento: 17:34
Dopo la dolce notte di Champions League la Lazio si tuffa in campionato per confermarsi sui livelli della passata stagione. Il terzo posto non può essere il frutto di un'annata felice, ma deve essere una costante per un club che punta a riconquistare il vertice della classifica. Il giochino dell'altalena di piazzamenti in campionato è il vero problema che da anni affligge i biancocelesti: dopo una buona stagione ne segue sempre una in sordina. La Lazio ha bisogno di continuità e di quel salto di qualità che garantirebbe nuovi e più ricchi introiti, vero cruccio del presidente Lotito.

LE CERTEZZE
Ci si riaffaccia al campionato con diverse certezze ma con ancora diversi punti interrogativi che potrebbero trasformarsi in dolorose spine. Ai nastri di partenza i biancocelesti si ripresentano con un gruppo solido, seppur in estate qualche scricchiolio si è fatto sentire, che ha cambiato pochissimo. I big sono stati trattenuti nonostante le allettanti offerte e a questi sono stati affiancati giocatori come Milinkovic-Savic e Kishna, due classe 95 di indubbio valore, ma che per i tempi e i modi con cui sono arrivati rischiano di essere trasformati in due salvatori della patria. Hoedt e Patric sono due buoni rincalzi e Morrison una scommessa che, se vinta, potrebbe rappresentare il vero colpo dell'estate. Voto con lode al mercato in uscita del ds Tare con i molti addii che hanno alleggerito una rosa troppo ampia e con molti pesi. La certezza è quella di avere un tecnico preparato che è riuscito a trasformare i fischi in applausi e a riportare la gente allo stadio, il tutto grazie ad un gioco scintillante e a quella voglia di lottare sempre e comunque che ogni domenica i giocatori mettono in campo.

MIRO FERMO ALMENO UN MESE
Ora serve una punta di grande livello soprattutto per affrontare l'Europa. Gli infortuni di Klose, lesione muscolare del bicipite della coscia sinistra, dopo la sosta nuovi controlli, e Djordjevic fermo anche lui per almeno un mese hanno convinto anche gli ultimi scettici. A questo punto diventa fondamentale trattenere il bizzoso Keita, un purosangue difficile da domare ma, se condotto con la giusta sapienza, può essere l'arma in più. Pioli sa perfettamente che il diktat è vietato sbagliare. Lo sa il tecnico e lo sanno i giocatori che in questo pre-campionato hanno scricchiolato un po' proprio per il peso di una stagione tra le più frizzanti degli ultimi anni. C'è bisogno di ricompattare immediatamente il gruppo, vero segreto della passata stagione. In questo senso il ritorno di Mauri e volto proprio a riportare quella amalgama che si stava sciogliendo fin troppo in fretta. Sabato sera contro il Bologna servirà una vittoria per fugare ogni dubbio sul fatto che la Lazio possa competere tra le prime e per immettere altra adrenalina in vista del ritorno del preliminare di Champions. Ci sarà bisogno dell'estro e della fantasia di Felipe Anderson, il brasiliano deve dimostrare di essere cresciuto. Ci sarà bisogno della potenza e dell'esperienza di Candreva, ma deve lasciare a casa certi piccoli egoismi che fanno male al gruppo. E poi Biglia. Le sirene del mercato estero non devono distrarlo, la Lazio lo ha messo al centro di un progetto importante. Ora sta a lui rispondere presente. Cataldi è giovane ma ha i colori biancelesti tatuati sulla pelle e questo dovrà essere l'anno della sua consacrazione. La difesa è solida, unico neo a sinistra dove serve urgentemente un ricambio per Radu. Quest'anno la concorrenza è aumentata notevolmente e bisognerà fare sicuramente di più, e quando si hanno tre competizioni da affrontare non è certo semplice. L'entusiasmo il segreto per farlo al meglio.