Castan: «Tornerò più forte di prima,
grazie per avermi dato ancora più forza»

Castan: «Tornerò più forte di prima, grazie per avermi dato ancora più forza»
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Venerdì 21 Novembre 2014, 16:57 - Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 11:01

«Vorrei ringraziare tutti per le tantissime dimostrazioni d'affetto! Mi avete dato ancora più forza, presto tornerò...e più forte di prima!». È il tweet pubblicato da Leandro Castan. Il difensore brasiliano della Roma si opererà a dicembre, a seguito della diagnosi di un cavernoma.


Leandro Castan soffre di «un cavernoma» e si sottoporrà ai primi di dicembre «ad intervento neurochirurgico per poter riprendere regolarmente l'attività sportiva».

La Roma ieri ha ufficializzato la diagnosi del problema medico di cui soffre il giocatore giallorosso, che aveva accusato «una sindrome vertiginosa» dopo Empoli-Roma.

«Castan dopo la gara Empoli-Roma ha accusato una sindrome vertiginosa acuta - ha spiegato il club giallorosso -. Gli esami cui il giocatore è stato sottoposto nei giorni successivi hanno rivelato la presenza di una alterazione congenita vascolare nel peduncolo cerebellare medio posteriore sinistro, conosciuto come cavernoma. All'interno del cavernoma si è verificato un piccolo edema e di conseguenza un rigonfiamento transitorio che ha causato i sintomi avvertiti dal calciatore e che si sono risolti completamente nel giro di alcuni giorni».

«Sebbene il cavernoma non rappresenti una minaccia per la vita del calciatore, che è attualmente in perfette condizioni fisiche, rimane il rischio di un nuovo episodio - spiega la Roma -.

Al termine dell'iter diagnostico, in accordo con lo staff medico e la società, il calciatore risolverà definitivamente il problema sottoponendosi, nei primi giorni di dicembre, ad intervento neurochirurgico al fine di poter riprendere regolarmente l'attività sportiva agonistica».

L'ESPERTO

Potrebbero volerci «sei mesi» prima di rivedere Leandro Castan in campo. Ma la probabilità che il calciatore della Roma torni alla sua piena attività agonistica - dopo l'intervento neurochirurgico al quale verrà sottoposto, a seguito della diagnosi di un cavernoma - «è molto alta». È quanto spiega all'Adnkronos Salute Paolo Ferroli, direttore di Neurochirurgia vascolare dell'Istituto Besta di Milano, esperto di fama internazionale per questo tipo di interventi.

«Il cavernoma - spiega Ferroli - è una malformazione vascolare a basso flusso, che può essere in qualche caso evolutivo: sia in senso dimensionale (può crescere), sia in senso emorragico (può rompersi e dare luogo ad una emorragia cerebrale). Può anche irritare il cervello e dar luogo a epilessia. Per rimuoverlo - spiega l'esperto - è necessario l'intervento chirurgico, non esistono farmaci che possono far regredire un angioma cavernoso»

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